Bristol nuova capitale del vegan?
A sorpresa, è Bristol la prima città al mondo per ricerche su Google legate al mondo vegan. Un primato che trova risconto in una vivace offerta di servizi 100% cruelty-free che caratterizzano sempre più la vita della cittadina britannica
È Bristol la nuova “Mecca” mondiale del vegan. Almeno, stando a quanto dice Google. Nel 2018 la cittadina britannica è risultata, infatti, al primo posto nelle ricerche in rete collegate al veganesimo. Secondo l’analisi, condotta dal sito Chef’s Pencil sulla base dei trend di Google, Bristol supererebbe così, quasi a sorpresa, città dalla tradizione vegana ben più affermata come Berlino, Portland e la stessa Londra.
Dalla rete alla realtà
La classifica di Chef’s Pencil si rifà alle percentuali con le quali tutto ciò che ruota intorno alla stile di vita vegano viene cercato in rete attraverso il più popolare motore di ricerca. I dati virtuali realtivi a Bristol sono, però, specchio di una realtà vivace che, a poco poco, sta conquistando visibilità a livello mondiale con un’offerta di servizi sempre più attenta al vegan. Lo racconta bene, ancora una volta in un intreccio tra reale e virtuale, Vegan Bristol, il sito internet che raccoglie informazioni sulle più svariate attività e iniziative vegan che si svolgono nella cittadina britannica e nella vicina Bath.
Non solo food
Ed è proprio da questo sito e dai suoi canali social collegati che si scopre una Bristol fortemente vegan, caratterizzata da un sempre maggior numero di ristoranti, caffè e pub strettamente vegani. Come il Cafe Kino, uno dei primi e più originali caffè veg in città, che da questo mese ha abbandonato anche l’ultimo alimento non vegano ancora in carta, il latte, diventando “fully vegan”. Ma non solo. In città, cresce anche il numero delle attività che, accanto ai menu tradizionali, offrono una scelta sempre più ampia di opzioni vegane (comprese pizzerie e ristoranti che propongono cucina straniera, come quella italiana o greca). Il vegan trend sta contagiando, poi, anche altri settori non strettamente collegati al food. È il caso dei saloni di bellezza (più di uno in città) che propongono trattamenti unicamente con prodotti 100% cruelty free.
I festival e la politica
Quanto Bristol sia vegan anche nei fatti lo dimostra il calendario di eventi che la città dedica alla cultura vegana. Come House of Veg, la festa di strada in programma il prossimo 23 febbraio con stand tutti dedicati al cibo 100% vegetale. O il LiberationArts Festival, dal 9 all’11 febbraio, dedicato alla tutela dei diritti animali (si terrà, invece, a Bath il 6 aprile l’appuntamento di primavera del Somerset Vegan Fest). Un’attenzione, quella per il mondo vegan, che la stampa locale di Bristol racconta evidenziando come tre dei quattro parlamentari eletti in città siano dichiaratamente vegani.
Le altre città
Non è un caso che Bristol non sia la sola città britannica inserita nella classifica di Chef’s Pencil. Ben 6 delle 20 città con il più alto score di ricerca su Google per il vegan sono, infatti, inglesi. Oltre a Bristol in classifica entrano anche Edinburgo (al terzo posto) e poi Manchester, Londra, Leed e Glasgow. Una mappa coerente con i numeri che evidenziano una Gran Bretagna sempre più vegan (3,5 milioni i vegani nel 2018 secondo il sito Livekindly), come dimostra anche il recente successo della nuova edizione di Veganuary, la campagna di sensibilizzazione che invita le persone a provare a mangiare vegano per un mese per provare i benefici dell’alimentazione a base vegetale, che quest’anno ha incassato anche il sostegno dello chef inglese più famoso al mondo, Gordon Ramsey.