Qualcosa di crudo, fresco e colorato prima di ogni pasto
Se prima di ogni pasto o spuntino, mangiamo qualcosa di crudo diamo un grande aiuto al nostro organismo a mantenersi in salute.
Se prima di ogni pasto o spuntino, mangiamo qualcosa di crudo, frutta o verdura che sia, diamo un grande aiuto al nostro organismo a mantenersi in salute.
Anche in questo caso, non si tratta di fare né sacrifici né rinunce, basta ricordarsi, mentre prepariamo il nostro pasto, di sgranocchiare un po’ di sedano, delle carote, qualche pomodorino, un cetriolo, una mela, un’albicocca o quello che più ci piace. L’importante è che sia rigorosamente crudo, fresco e non condito e che alterniamo i colori durante la giornata/settimana.
I vantaggi di adottare questa buona abitudine sono davvero molti.
Il primo risiede nel fatto che questa pratica aiuta a recuperare la tolleranza alimentare e a contrastare lo sviluppo di infiammazioni e allergie.
Infatti, nella frutta e nella verdura cruda, oltre a minerali e vitamine, troviamo sostanze regolatrici dell’infiammazione (polifenoli) ed attivatrici del sistema immunitario intestinale, i panallergeni, sostanze che facilitano lo svezzamento dalle allergie e migliorano il controllo della reazione allergica, inducendo una miglior tolleranza alimentare nei confronti di tutte le sostanze commestibili.
Per esempio, mentre mangiamo e mastichiamo uno spicchio di mela prima del pasto, le cellule dendritiche sparse nelle mucosa boccale, analizzano le sostanze presenti nella mela, valutano la loro innocuità e mandano un messaggio di tolleranza verso tutte le cellule del sistema immunitario intestinale. Nei vegetali freschi e crudi ci sono anche i panallergeni simili ad alcuni antigeni presenti nel cibo cotto quindi dopo aver mangiato un frutto o qualche verdura potremo mangiare qualsiasi cibo cotto senza manifestare reattività immunologica.
Infatti è noto che quando assumiamo un cibo cotto, dopo circa mezz’ora si registra nel sangue un incremento dei globuli bianchi che poi gradualmente si riduce, segno di una sollecitazione infiammatoria indotta dal cibo. Questo fenomeno infiammatorio indotto dal cibo cotto è chiamata leucocitosi digestiva.
La leucocitosi digestiva è una risposta ad uno stato di stress da parte del nostro corpo: è come se quest’ultimo, quando mangiamo cibi cotti, li considerasse degli agenti stressanti. D’altronde l’uomo, come qualsiasi altro animale, è originariamente crudista e solo dalla scoperta del fuoco ha iniziato a introdurre cibi cotti.
Questa pratica quindi comporta una sorta di reset immunitario. Inoltre, seguita nel corso dell’autunno e dell’inverno, dà risultati sorprendenti nella prevenzione delle patologie infettive.
Inoltre, potrete notare una diminuzione del gonfiore addominale poiché frutta e verdure nel nostro intestino non rimangono a lungo se non sono presenti altre sostanze da digerire e quindi non fermentano troppo.
In ultimo, essendo frutta e verdura ricche di fibre, i picchi glicemici vengono rallentati. Le fibre dei vegetali infatti formano come una barriera in grado di ridurre la velocità di assorbimento degli zuccheri di pasta, pane e similari.
Provare per credere!