I “gorgnalini”, cicoria da campo piacentina
Ieri pomeriggio la mia carissima amica e collega Simona mi ha portato una cassettina di legno che conteneva i buonissimi “gorgnalini”. Di cosa si tratta direte voi, visto lo strano nomignolo? Me lo sono chiesta anche io la prima volta che li ho sentiti nominare. Il “gorgnalino” in dialetto piacentino non è altro che la cicoria di campo (simile anche esteticamente alla verdura della foto, la più comune cicoria, ndr). Si tratta di un insalata amara selvatica a forma di rosellina, appartenente alla famiglia dei radicchi, che nasce spontanea per un breve periodo primaverile, nel territorio piacentino.
Mi capita spesso in tale periodo, parlando con qualche collega piacentino, di sentirmi dire: “Domani vado nei campi a raccogliere i gorgnalini”. Da un po’ di tempo è possibile coltivarla, come fanno Simona e Lorenzo nel loro orto biodinamico. Ne esistono di tre colori: verdi, bianchi e rossi, guarda caso i colori della nostra bandiera. Generalmente in cucina, nella ricetta tradizionale piacentina si servono crudi, conditi come una normale insalata e serviti con le uova sode. Un piatto antico della tradizione contadina ancora oggi servito nelle osterie tipiche del territorio.
Per chi come me è vegetariano, mi suggeriva Simona sono ottimi da gustare con gherigli di noci, pomodorini datterini (che contrastano l’amarognolo dei gorgnalini), crostini di pane al farro o di segale tostati, semi di canapa, olio extra vergine di oliva e origano. Personalmente li ho provati anche cotti sostituendo la catalogna, nella ricetta dei quadrotti di erbe che vi propongo nel blog. Ricetta riuscita.