Crocchè di broccoli e okara di riso
Non avete idea di come utilizzare l’okara che vi è rimasta dalla preparazione del vostro latte vegetale? Allora questa ricetta vi dimostrerà quanto sia semplice arricchire le vostre ricette, sia salate che dolci, con poche e semplici mosse. L’okara è il residuo che rimane dalla preparazione del latte vegetale. Può essere di soia, di farro, di avena, di mandorle, di riso, come in questa ricetta, o di tanti altri legumi, cereali o frutta secca.
I valori nutrizionali rimangono pressochè inalterati, quindi potassio, calcio, fosforo, amidi e una piccola parte di proteine arricchiranno ulteriormente di gusto e salute i vostri piatti.
Polpette, impasti vari, sughi, muffins, torte, budini e tanto altro ancora vi aspettano per essere protagonisti insieme a questo speciale ingrediente 🙂
Ingredienti per 4 persone
400 g broccoli (o cavolfiori se volete)
100 g okara di riso
30 g live nere denocciolate
Prezzemolo fresco o essiccato
Aglio
Pangrattato
20 g pinoli
Curry
Olio EVO
Sale
Procedimento
Iniziate lavando le cimette di cavolfiore. Cuocetele a vapore oppure in acqua leggermente salata. Scolatele con una schiumarola appena saranno morbide e mettetele da parte ad intiepidire. Intanto dorate l’aglio in un paio di cucchiai di olio Evo, aggiungete le olive denocciolate tagliate a pezzetti e saltate in padella il cavolfiore precedentemente pronto, lasciandolo asciugare per qualche minuto. Nella stessa padella fate tostare i pinoli. Appena sarà pronto ponetelo in un contenitore dai bordi alti e frullatelo, assieme ai pinoli, con un mixer ad immersione. Se il composto risultasse troppo asciutto aggiungete qualche goccia d’acqua o un filo d’olio.
Trasferite in una ciotola capiente, unite una manciata di prezzemolo tritato finemente, il curry, il sale, l’okara di riso, il pangrattato quanto basta per amalgamare il tutto ottenendo un impasto compatto. Prendete due cucchiai di composto, formate delle polpette che schiaccerete tra le mani (se necessario inumidite le mani con l’acqua) e passatele in padella unta di olio Evo, girandole appena si sarà formata una crosticina dorata.