Carlo Cracco sorride ai vegani
Da buoni emiliani, a me e a Paolo, mio marito, è sempre piaciuto mangiar bene. Da vegani, esclusa modestamente la cucina di casa nostra, non è più così facile. Nella maggior parte dei ristoranti “normali”, per riuscire a mangiare, ti devono togliere qualcosa dal piatto. Bene, qualche mese fa, desideravamo tornare al Ristorante Cracco. Eravamo già stati da onnivori e ci era piaciuto molto. Ebbene sì, anche a Paolo, molto prevenuto: per usare un eufemismo, chef Cracco non gli era molto simpatico…
Telefono per prenotare un tavolo, specificando che c’erano due vegani. “Nessun problema – mi rispondono – l’importante è saperlo prima!”. Dopo varie telefonate e mail, ci annullano la cena, con l’accordo che si sarebbero fatti vivi dal ristorante per accordarci su una nuova data. Passano alcuni mesi. Niente.
Mi capita di sentire un’intervista in cui lo chef ha parlato della cucina vegana come della nuova frontiera della ristorazione. Carlo Cracco a Radio Deejay: “vegano non è un diminutivo”. Non so proprio trattenermi e scrivo una mail: “Buongiorno, mi è capitato di sentire, qualche giorno fa, l’intervista del signor Cracco a Radio Deejay… stiamo ancora aspettando quella famosa telefonata da parte vostra, per comunicarci una serata in cui lo chef potrebbe proporci una cena vegana. Cordiali saluti”.
Il menù:
Seitan croccante
Verdure disidratate
Polpa di pomodoro fresco, basilico e olive taggiasche
Asparago bianco caramellato, tartufo nero e aceto di mirtilli
Ragù di piselli e fave, pomodori canditi e paprika
Barbabietola in crosta di caffè e pistacchi di Bronte (STREPITOSA)
Asparagi viola e vanilla
Tortino di pastinaca e prezzemolo
Piatto di verdure di stagione all’olio
Frutta disidratata
Insalata di frutta
Lo chef è venuto personalmente al tavolo a portarci un paio di piatti. E non perché il ristorante fosse vuoto o mancasse del personale, peraltro preparatissimo e cordiale. Tra gli avventori c’era anche Iginio Massari, che in risposta ad un mio sorriso, pur non conoscendoci, uscendo si è fermato al nostro tavolo per una stretta di mano.
Dopo l’ultima portata, chef Cracco è arrivato al nostro tavolo un po’ triste e sconsolato, scusandosi perché “il dolce vegano è un po’ un problema”… Chiacchieriamo un attimo, chiede “lo zucchero si può, vero?” e improvvisa…un meraviglioso dolce al cucchiaio a base di gelsi: 10 e lode.