Word on the Water: la libreria sull’acqua che usa solo pannelli solari per concerti ed eventi
Una sorta di paradiso galleggiante per i lettori di tutte le età che, però, non manca di un tocco decisamente green e vegan: ecco la Word on Water.
La chiatta olandese del 1920 che ospita “World on the Water” fino a pochi anni fa doveva cambiare luogo d’attracco ogni due settimane e il rischio di dover chiudere era molto alto perché era davvero difficile trovare, ogni volta, un nuovo luogo dove ormeggiare. Ma è stato un tweet a salvare una delle librerie green più belle di Londra.
I tre soci fondatori, Paddy Screech, Jon Privett e Stéphan Chaudat, non potevano credere che la loro avventura dovesse terminare per quel motivo e quando stavano per arrendersi, come in una sorta di messaggio nella bottiglia, inviarono un tweet: “Dobbiamo chiudere se non troveremo un luogo d’attracco permanente”. Quel messaggio venne visto da circa un milione di volte e così, in poco tempo, la Word on the Water riuscì a trovare il suo posto nella City grazie a centinaia di mail che bombardarono gli uffici di riferimento.
Gli amministratori della rete dei canali londinesi decisero che era giunto il momento di trovare un luogo per questa libreria galleggiante così amata. “Ci dissero: scegliete un posto che vi piace” e così fu: in questo momento nel canale che caratterizza Granary Square, nel cuore del quartiere di King’s Cross, è ormeggiata questa libreria che ospita letteratura inglese classica, libri per bambini, narrativa contemporanea e che usa energia solare per l’illuminazione e per dare vita agli spettacoli musicali che si alternano sul suo tetto con periodicità.
“Sì, la Bookbarge, e in effetti la maggior parte delle barche sul canale di Londra – ci spiega Paddy – funziona ad energia solare per tutte le nostre luci e gli spettacoli musicali, la musica di oggi è tutta la luce del sole di ieri“. Tuttavia, i motori elettrici e il riscaldamento, come spiegano i proprietari della libreria galleggiante, “non sono ancora facilmente disponibili per la nautica e quindi, dal punto di vista ambientale, la storia è mista, poiché dobbiamo ancora affidarci al gasolio e al carbone senza fumo per la propulsione e il riscaldamento”.
Questa barca è anche la casa di uno dei tre soci, Jon, che divide spazio e letture con la splendida Star, trovatella di 15 anni, mascotte della libreria e che ha sempre e solo vissuto su questa barca: “Ha fatto più apparizioni sui giornali lei della libreria stessa – continua Paddy – è davvero una star”.
Gli interni raccontano di una grande attenzione al riciclo, ai piccoli dettagli, ai materiali naturali, e una statuetta del Buddha accoglie i visitatori con la frase: “Soddisfa la tua mente e stai attento alla testa” che in inglese suona così: “Please your mind and mind your head” e fa riferimento alla cura per lo spirito che si può avere gratuitamente entrando in questa barca, circondati da libri bellissimi e coccolati dallo scricchiolio del legno antico e lo sciabordio delle onde, ma anche al ribassamento del tetto tipico delle chiatte.
Fra i tre fondatori c’è anche Jon, vegano da oltre 25 anni: “In passato – racconta sempre Paddy – poteva mangiare solo patatine fritte e burro di arachidi quando andava in pausa pranzo, ora può mangiare nei ristoranti di tutta l’area di King’s Cross, c’è stata una grande evoluzione a riguardo qui a Londra”.
Un luogo magico e meraviglioso sul quale potrete rimanere aggiornati anche visitando la loro pagina Facebook, luogo nel quale vengono pubblicate le notizie degli eventi e degli spettacoli che si svolgono nella e sulla “Word on the Water”.