Usa: sì a carne e uova con le nuove linee guida alimentari
Il Governo americano ha reso note le nuove linee guida sull’alimentazione, che prescrivono un minore consumo di zuccheri e sale, ma non prendono posizione sulle carni rosse lavorate.
Meno zucchero e sale, ma nessun divieto esplicito per quanto riguarda il consumo di carni rosse. Nonostante il forte pronunciamento dell’Oms, che a fine ottobre aveva inserito le carni rosse processate tra gli elementi che costituiscono fattori di rischio per il cancro, il governo degli Stati Uniti ha deciso di non prendere una posizione netta sull’argomento.
Sono state infatti rese pubbliche nei giorni scorsi le nuove “Dietary Guidelines for Americans”, il documento quinquennale sulla base del quale vengono impostate tutte le campagne di informazione e prevenzione della salute e i menu delle scuole statunitensi. Le linee guida 2015-2020 prescrivono una diminuzione del consumo di zuccheri, che non dovrebbero rappresentare più del 10 per cento delle calorie ingerite ogni giorno. Stessa indicazione per quanto riguarda i grassi saturi aggiunti, come quelli contenuti nel burro, nei latticini e nella carne, e per il sale.
Tra le novità, c’è la riabilitazione delle uova, sul cui consumo in passato era stata espressa la raccomandazione a una limitazione per il loro contenuto di colesterolo. Via libera ufficiale per la prima volta anche al caffè, considerato bevanda salutare fino a 3-5 tazzine al giorno. Sulla tavola degli americani, prescrive ancora il documento, dovrebbero esserci frutta, verdure, cereali integrali, legumi, latticini magri, noci e nocciole, olii, pesce e anche la carne, meglio se magra.
Proprio sulle carni, in particolar modo su quelle processate rispetto alle quali nei mesi scorsi si era espressa l’Oms, il documento non prende posizione non accennando agli eventuali rischi connessi alla loro assunzione, ma limitandosi a consigliare il consumo di quelle magre, a consumare meno del 10 per cento delle calorie quotidiane da grassi saturi e carne, per l’appunto, e a suggerire una generale riduzione del consumo di cibi proteici per gli uomini e i teenager.