Uomo aggredito in Trentino da un orso, Enpa: “Pretesto per dichiarare guerra agli orsi”
Sabato, con dinamiche ancora da accertare, un uomo è stato aggredito da un orso in Trentino; scatta la caccia all’orso, ma Enpa non ci sta
“Diciamo no a ogni ipotesi di “Daniza bis”. Così Enpa, in un comunicato stampa, commenta la vicenda che sta facendo discutere dallo scorso sabato, quando un uomo di 69 anni è stato aggredito da un orso nelle vicinanze del lago di Terlago, nella Valle dei Laghi in Trentino. L’uomo è stato subito soccorso e non ha riportato ferite gravi, ma la vicenda non può che riportare alla mente un caso analogo. Come ricorderete, già nel 2014 una femmina di orso – Daniza, appunto – aveva attaccato un cercatore di funghi nei pressi di Pinzolo (Tn), scatenando un vero e proprio caso politico. Tra chi sosteneva che l’orsa dovesse essere abbattuta e chi considerasse il suo gesto l’atto d’amore di una madre per i suoi cuccioli, Daniza è morta, stroncata accidentalmente dall’anestesia durante la cattura. A quanto pare, però, è difficile imparare dai propri errori, tanto che la triste vicenda di Daniza pare sul punto di ripetersi.
È infatti scattata la “caccia all’orso” per catturare l’esemplare coinvolto in questa seconda aggressione, che per volere delle autorità competenti dovrà essere rimosso dal territorio e trasferito in un’area protetta. Quello che bisogna sottolineare è che il luogo in cui è avvenuta l’attacco è notoriamente una zona in cui vivono tanti orsi, molti dei quali sono mamme con i loro cuccioli. Le associazioni animaliste, però, non ci stanno. In un comunicato stampa, infatti, Enpa accusa le autorità di aver rimesso in atto “la grancassa della campagna anti-plantigradi, che poi altro non è se non un riflesso della più generale campagna antiselvatici da tempo in atto nel nostro Paese”. Il punto è che la dinamica degli avvenimenti di sabato non è ancora stata accertata e per ora la situazione appare ancora confusa: nonostante questo, secondo Enpa, ” i soliti noti non hanno perso tempo per sollecitare l’adozione di misure di emergenza”.
Secondo l’associazione animalista, quello che sta succedendo in questi giorni sarebbe, in realtà, un pretesto per dichiarare guerra agli orsi – che, ricordiamo, sono una specie protetta – cercando di fomentare paure e guadagnare consensi. Ma dal momento che le dinamiche dei fatti non sono ancora chiare, l’Ente Nazionale Protezione Animali invita tutti alla calma, ponderando con grande attenzione i passi da compiere nelle prossime ore e nei prossimi giorni. “Diciamo no ad ogni ipotesi di “Daniza bis” – aggiunge Enpa – diciamo no ad ogni tentazione di ricorrere alla forza. I problemi nella convivenza con i selvatici, se e quando esistono, si risolvono con la scienza e la ragione, non certo sull’onda di un’emotività fuori controllo, strumentalizzata dalla politica”.
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