Trasporto agnelli vivi verso macello italiano, violata ancora la legge

Nuove immagini, risalenti al periodo pasquale, testimoniano una nuova violazione delle leggi sul trasporto di animali vivi in Europa

Agnelli non ancora svezzati ammassati su camion a più livelli, senza cibo né acqua. In partenza dal sud della Polonia per arrivare in un macello italiano, gli animali sono ammucchiati a densità illegali su camion a più livelli, per un tempo di molto superiore alle 19 ore consentite dalla legge per il trasporto di animali vivi, il Regolamento europeo 2005/1. Le immagini e i video che testimoniano questa realtà scioccante risalgono allo scorso marzo, derivano da un’inchiesta realizzata dalle associazioni animaliste Tierschutzbund Zürich (TSB)​ e Animal Welfare Foundation (AWF) e sono state diffuse nel nostro paese da CIWF Italia.

Europa: le leggi ci sono, ma non vengono rispettate

Che molti paesi europei non rispettassero le leggi per il trasporto di animali vivi destinati al macello era noto. Lo aveva rivelato tempo fa un’indagine sotto copertura condotta dall’associazione australiana per i diritti degli animali Animals International, rendendo note condizioni di trasporto disumane. Tra i paesi sotto accusa figurava già la Polonia, oggi nuovamente coinvolta in questa pratica illegale. Sì, perché le norme che regolamentano il trasporto di animali vivi sul territorio europeo ci sono: questa pratica, infatti, dovrebbe avvenire nel rispetto di intervalli di abbeveraggio e alimentazione regolari che spesso vengono ignorati, per un tempo di trasporto mai superiore alle 19 ore totali.

Ancora una volta, però, la realtà è ben diversa: gli agnelli in questione hanno affrontato un viaggio di oltre 28 ore, ammassati l’uno sull’altro nella totale incapacità di abbeverarsi dai sistemi appositi presenti sui mezzi. Si tratta, lo ricordiamo, di cuccioli non ancora svezzati, rinchiusi in uno spazio insufficiente anche solo per tenere il capo eretto. Inoltre le strutture interne dei mezzi erano pericolose: molto spesso le zampe e il capo degli animali rimanevano bloccati nelle intercapedini, provocando loro ferite.

Le richieste delle associazioni animaliste

Le immagini di questi agnellini rinchiusi nei camion hanno destato la reazione dell’opinione pubblica, ma anche indotto le associazioni animaliste a fare delle richieste per cambiare la situazione. TSB, AWF e CIWF Italia chiedono infatti che il trasporto di agnelli non svezzati sia vietato perché – secondo loro – è impossibile rispettare il Regolamento 2005/1: non si può fornire loro il liquido per nutrirli perché non esistono sistemi di abbeveraggio efficaci. CIWF Italia invita inoltre i cittadini ad aderire alla petizione di Eurogroup for Animals, che chiede il divieto dei trasporti superiori ad 8 ore all’interno dell’UE per qualsiasi animale. Questi agnelli sono stati trasportati in corrispondenza del periodo pasquale, ma secondo i dati ISTAT 2016, in Italia vengono importati ovini durante tutto l’anno con picchi in estate e in dicembre. CIWF Italia chiede quindi ai cittadini di verificare la provenienza della carne, evitando quella di animali trasportati a lunga distanza durante tutto l’anno e comunque di ridurre sensibilmente il consumo di carne.

Trasporto di animali vivi in Europa: molti paesi non rispettano la legge

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