L’alternativa alla pelle arriva dal tè: è la “telle”
I ricercatori dell’Iowa sono alle prese con lo studio di un nuovo, innovativo, promettente materiale: una pelle vegana derivata dalle fibre di cellulosa del tè kombucha
Vegani fashion addicted la pelle per voi non sarà più un tabù: il nuovo sostituto della pelle arriva dal tè.
La rivista Food and Wine ha dato infatti notizia che i ricercatori dell’Iowa State University stanno utilizzando le fibre di cellulosa derivate dal tè kombucha per realizzare un’alternativa vegan alla pelle. Un materiale all’avanguardia già rinominato “teather” (da “leather”-“pelle” in inglese) che in italiano suonerebbe più o meno come “telle”.
La bevanda fermentata combinata con aceto, zucchero, batteri e lievito in una piccola soluzione, forma sulla superficie uno strato secco, compatto di un “magico” materiale simil-pelle. Non si sa se indossare il kombucha abbia lo stesso benefico effetto dell’ingerirlo, certo è che si tratta di una vera e propria rivoluzione per la moda veg, non solo perché il tessuto è in tutto e per tutto simile alla pelle, altrimenti inutilizzabile, ma anche perché si tratta di un prodotto completamente biodegradabile: un passo non da poco verso la creazione di indumenti ecosostenibili che potrebbero agevolare la fine dell’era dello sfruttamento animale nell’ambito dell’abbigliamento.
Il prodotto è ancora in fase di progettazione poiché alcuni aspetti sono ancora da mettere a punto: ad es. il materiale è molto fragile e alle basse temperature o in acqua la sua integrità strutturale viene compromessa. Inoltre occorrono ben 4 settimane per produrre un solo foglio di pelle ma i ricercatori sono fiduciosi e contano di poter sistemare quanto prima questi problemi. Nel frattempo occorrerà continuare a indossare abiti certificati cruelty-free rinunciando ancora per un po’ alla pelle.
Serena Porchera