Studentessa vince causa contro il suo college: il suo corso prevedeva visite ai macelli
Fiji, studentessa vegana di 18 anni, vince la causa contro il suo college, terminando gli studi nel rispetto del suo stile di vita vegano
Frequentare proprio quel corso le aveva generato attacchi d’ansia per questo Fiji Willets, 18 anni, vegana, ha fatto causa al suo college, insieme alla Vegan Society, per poter decidere di non seguire una materia che non rispecchiava la sua idea di etica.
Fiji frequentava un corso in Animal Management, che la sua scuola pubblicizzava come un modulo “ottimo per coloro che amano gli animali”.
Una volta iniziati gli studi, però, Fiji si è resa conto che il corso comprendeva anche la materia “Farm Husbandry”, un ramo dell’agricoltura e dell’allevamento volto a ottenere la miglior qualità di prodotti animali; il corso prevedeva anche la visita ad aziende agricole, allevamenti e macelli.
La battaglia legale
Fiji, vegana da quattro anni, durante questo corso ha iniziato a soffrire di attacchi d’ansia. Dopo averne parlato con il suo tutor scolastico, l’unica alternativa per lei sembrava essere quella di abbandonare gli studi, lasciare il college e iscriversi da qualche altra parte perché senza quel modulo e senza quel corso, non avrebbe completato il ciclo scolastico e offrire un’alternativa a Fiji per quel corso era stato escluso categoricamente dal college.
La studentessa, timorosa che questo cambio di scuola avrebbe potuto influire sul suo futuro accesso all’università, ha deciso di contattare Jeanette Rowley, avvocato esperta in “Vegan Rights” presso la Vegan Society.
“Non potevo andare contro al mio stile di vita solamente per superare un corso scolastico” ha spiegato la ragazza “sono vegana perché amo gli animali e quindi andare contro le mie convinzioni e frequentare una fattoria nella quale sostenere un certo tipo di agricoltura e di allevamento, sarebbe stato sbagliato “.
La vittoria di Fiji
Insieme, Fiji e l’avvocato Rowley hanno inviato una denuncia formale al college, il quale ha risposto affermando di non poter né eliminare né sostituire il corso in questione per la ragazza. In seguito a questo primo tentativo, la storia di Fiji si è diffusa e altri enti hanno denunciato la scuola. Così, cinque mesi dopo la denuncia di Fiji, il college ha finalmente accettato di sostituire per la studentessa quel modulo con uno più adatto a lei, nel rispetto dei suoi valori etici.
Commentando il caso, l’avvocato Rowley ha dichiarato: “Questa non è stata solo una grande vittoria per Fiji, ma per il movimento vegano in generale. I vegani nel Regno Unito sono tutelati dalle leggi sui diritti umani e sull’uguaglianza ma è fondamentale che le scuole e le università comprendano che hanno il dovere statutario di esaminare come le loro politiche e pratiche educative potrebbero avere un impatto negativo sugli studenti vegani”.
Il veganismo etico in Inghilterra: protetto per legge
In Inghilterra, dalla sentenza emessa il 3 Gennaio 2020, grazie all’impegno dell’attivista e zoologo vegano Jordi Casamitjana, il veganismo etico si è qualificato come credo filosofico degno di una società democratica, compatibilmente alla dignità umana e ai diritti fondamentali dell’uomo. Il veganismo etico è così entrato a far parte delle credenze da proteggere e garantire per legge secondo l’ Equality Act 2020, ossia l’atto del Parlamento Britannico che fa da base alla legge anti-discriminazione.