Mozziconi di sigaretta e mascherine: ecco come continuiamo a inquinare i parchi
Diffusi i dati di Legambiente sul censimento dei rifiuti nelle aree verdi urbane: resti di sigarette, plastica e mascherine i più presenti
Sempre lui, l’odiato mozzicone di sigaretta. Mentre cresce la consapevolezza ambientale, soprattutto tra le generazioni più giovani, se si abbassa lo sguardo mentre si cammina in un parco italiano, poco sembra essere cambiato: è ancora, come una volta, ciò che resta di una sigaretta dopo l’ultimo tiro il rifiuto che proprio non ce la facciamo a buttare nel cestino più vicino e finiamo, invece, per abbandonare per terra con più facilità. E’ quanto è emerso da Park Litter 2022, l’annuale “censimento” di Legambiente sui rifiuti che inquinano e sporcano i parchi urbani, diffuso nei giorni scorsi. La “raccolta” promossa dall’associazione ambientalista per capire quanto e come siano pieni di rifiuti le nostre aree verdi ha interessato 56 parchi di 28 città italiane: mediamente sono stati rinvenuti 5 rifiuti ogni metro quadrato, per un torale di 31.961 rifiuti raccolti.
Il primato dei mozziconi di sigaretta
La classifica dei rifiuti maggiormente presenti vede al primo posto i mozziconi di sigarette, che rappresentano il 42,2% dei rifiuti raccolti (13.483 su 31.961 totali), seguiti da tappi di bottiglia o di barattoli e linguette di lattine (3.005 pezzi trovati pari al 9,4% del totale), pezzi non identificabili di carta (2.575, l’8,1%), pezzi non identificabili di plastica (1.838, il 5,8%), bottiglie di vetro e pezzi di bottiglie (1.710, il 5,4%) e sacchetti di patatine e dolciumi e caramelle (1.009, il 3,2%). A livello geografico, invece, il primato dei mozziconi di sigarette va a Milano, per la precisione al Parco della Martesana, con 1.090 pezzi; seguono Avellino con il Parco di Nunno (1.017 mozziconi), Perugia con il Parco Chico Mendes (953 mozziconi trovati in 100 m2) e San Donà di Piave con 643 mozziconi. E poi, ci sono le new entry degli ultimi due anni: le mascherina anti-Covid. I DPI (dispositivi di protezione individuale) sono stati ritrovati in 25 dei 56 parchi monitorati (44,6% del totale) mentre i guanti in 7 delle 56 aree monitorate (pari al 12,5%).
Materiali, vince la plastica
La maggior parte dei rifiuti rinvenuti, oltre alla categoria dei rifiuti da fumo, è dunque riconducibile a quella dei prodotti “usa e getta” e a quella degli “imballaggi”, che rappresentano rispettivamente il 21% (6.622 pezzi) e il 26% del totale (con 8.189 pezzi). Se si guarda poi ai materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono per il 62,1% di polimeri artificiali (plastiche) per un totale di 19.844 rifiuti, per il 13,5% di carta e cartone (4.327 rifiuti), per il 12,7% di metallo (4.055) e per il 7,1% di vetro e ceramica (2.260). La restante percentuale di rifiuti (4,6%) è composta da rifiuti in gomma, materiale organico, legno trattato, tessili, bioplastica e materiali misti e, addirittura, RAEE (i rifiuti elettronici).
Oltre ai rifiuti, Legambiente ha poi monitorato la presenza dei cestini, presenti in 62 dei 66 parchi. Tuttavia – è il dato interessante – solo nel 24,2% dei casi (15 su 66 transetti) sono predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali.
La nostra soluzione: prova il trashog
Insomma, i parchi delle città continuano a essere pieni di rifiuti e pessime abitudini, come quella di gettare a terra il mozzicone di sigaretta, faticano a morire. Da questa constatazione, la proposta nata proprio qui su Vegolosi.it qualche settimana fa per dare un piccolo contributo a ripulire aree verdi e parchi cittadini (valida per chi ha amici a quattro zampe): il trashog. In cosa consiste? Nel raccogliere piccoli rifiuti dai parchi con il sacchetto per i rifiuti organici dedicati ai cani, mentre passeggiamo. L’azione è semplicissima: in una mano tenete il sacchettino in modalità “guanto” e mentre passeggiate insieme ai vostri amici pelosi, aguzzate la vista raccogliendo piccoli rifiuti e gettandoli nei cestini più vicini. Quando sarà il turno di pulire i bisogni dei vostri amici, il sacchetto sarà già pronto per essere utilizzato. È molto pratico perché non dovrete ricordarvi di portare “strumenti” con voi prima di uscire, basterà avere il porta sacchettini dei cani di ordinanza e il gioco è fatto. Noi lo facciamo sempre… funziona!