Reebok: in autunno scarpe vegane realizzate con cotone e mais
Reebok lancerà una linea di scarpe prodotte con cotone e mais. Un’idea che si aggiunge alle già tante proposte per una “moda vegana”, etica e sostenibile
Scarpe create partendo da materie prime vegetali per rendere il mondo delle calzature più sostenibile: è questa la nuova iniziativa di Reebok, multinazionale statunitense specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo, che dall’autunno debutterà con la sua prima linea di scarpe vegan, la “Cotton + corn”. “Reebok sta cercando di ripulire l’intero ciclo di vita della calzatura – afferma Bill McInnis, vice presidente del team Reebok Future – da ciò con cui le scarpe sono fatte a dove vanno a finire quando vengono scartate”. In genere, infatti, le scarpe sono realizzate con materiali plastici inquinanti e con pelle animale che poi vengono gettati nelle discariche, dove rimangono per centinaia di anni. La tomaia delle nuove scarpe Reebok, invece, sarà realizzata in cotone mentre la suola sarà di mais, il che le renderà completamente biodegradabili. Ma non è tutto: l’azienda prevede infatti di utilizzare le scarpe dismesse per realizzare del compost, utile per concimare il terreno in cui si coltiveranno cotone e mais per la nuova produzione. “Questo è solo l’inizio per Reebok” – afferma McInnis – “Ora abbiamo la formula adatta per replicare questo progetto in una vasta gamma di scarpe da ginnastica”.
Tante idee per una “pelle” vegana
Quella di Reebok, in realtà, non è l’unica idea nata per rendere la produzione di calzature più “green”: già Adidas, tempo fa, aveva annunciato l’intenzione di produrre scarpe “veg” partendo da Biosteel, una”seta vegana” molto resistente e utile per produrre non solo scarpe ma anche abbigliamento, rivestimenti interni di automobili e aerei. Da tenere in considerazione anche il Piñatex, materiale innovativo realizzato partendo dalle foglie di ananas. Più in piccolo ma certamente degna di nota è anche l’idea di tre ragazze indonesiane, che realizzano tessuti partendo dagli scarti della produzione di tofu. Tutta italiana, invece, è WineLeather, la “pelle” vegana realizzata con gli scarti della lavorazione del vino, le vinacce. Insomma, tante belle idee che strizzano l’occhio alla salvaguardia ambientale e alla tutela degli animali, senza però rinunciare allo stile.