Posate edibili: dall’India l’idea per l’ambiente
Bastoncini, cucchiai e forchette da utilizzare e poi – perché no – da mangiare. La battaglia contro l’abuso di plastica prende piede in India con questa fantastica linea.
Le usi e poi le mangi: bastoncini, cucchiai e forchette edibili fatte di miglio, riso e grano, ovviamente vegan. Chiedevano con il crowdfunding 20mila dollari per iniziare, ora ne hanno raccolti 100mila. L’idea è dell’indiano Narayana Peesapaty, fondatore e direttore della linea Bakey’s. Tre gusti: semplice, dolce o piccante.
Bakey’s ha l’obiettivo primario di contrastare l’abuso e lo spreco della plastica: nei soli Stati Uniti, ogni anno vengono usati circa 40 bilioni di utensili di plastica, di cui la maggior parte gettati dopo un solo utilizzo. Le posate di questa linea possono invece – se non mangiate – essere gettate ovunque: si decompongono nell’arco di massimo quattro o cinque giorni.
I vantaggi
Le posate sono solide e rimangono tali anche in acqua o a contatto con cibi particolarmente caldi come le zuppe. Perfette per l’asporto, sono anche molto nutrienti:
Oltre alle diverse certificazioni già acquisite (prodotti vegani, senza conservanti, grassi, latticini e a favore di un commercio equo e solidale), l’azienda sta lavorando a una versione senza grano completamente gluten-free.
I problemi e il crowdfunding
Le difficoltà principali che l’azienda di Peesapaty deve fronteggiare riguardano i costi: i prodotti creati costano infatti di più rispetto alla plastica. Anche per questo motivo è stata lanciata una campagna di crowdfunding con la speranza di raggiungere 20.000 dollari. Gli obiettivi più immediati? Abbassare i prezzi, automatizzare del tutto la produzione e semplificare l’imballaggio. I sogni? Arrivare a 800.000 di cucchiai o altri utensili prodotti in un giorno e ampliare l’offerta con tazze e piatti. A 19 giorni dalla chiusura, si sta sfondando il muro dei 100.000 dollari. I sogni possono diventare realtà.
Yuri Benaglio