Più di mille animali sono morti in un incendio al grande mercato di Chatuchak a Bangkok

Una tragedia che pone nuovamente l’attenzione sulle condizioni degli animali nei grandi mercati asiatici

Venduti e trattati come merci e morti come tali. Secondo la BBC in un enorme incendio verificatosi nel mercato all’aperto più grande della Thailandia a Bangkok sono morti più di mille animali fra specie esotiche e domestiche, come galline, polli, cani e gatti ma anche topi, serpenti e lucertole.

L’incendio, probabilmente dovuto ad un cortocircuito, ha colpito l’area adibita alle gabbie che tengono prigionieri gli animali, fra le merci più apprezzate e vendute nel mercato. Il fuoco è divampato attorno alle 4 del mattino ed è stato domato in circa un’ora, secondo la stampa locale. Per gli animali, che vengono tenuti in gabbia e lasciati nei negozi chiusi durante la notte, non c’è stato scampo. L’incendio ha danneggiato la maggior parte dei 118 negozi della zona riservata agli animali che si estende su una superficie di circa 1.400 metri quadrati.

Il gruppo Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) ha dichiarato alla BBC che l’incendio “sottolinea l’urgente necessità di agire. Gli animali non sono nostre proprietà da usare per divertimento. Esortiamo il governo tailandese a garantire che questa struttura, dove gli animali soffrono in cattività, non riapra mai“, ha detto il vicepresidente senior del gruppo Jason Baker. La Wildlife Friends Foundation in Thailandia ha descritto il mercato di Chatuchak come una “vergogna per Bangkok“.

 

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