I bambini dipingono su pony nei centri ippici, animalisti: “Vergogna agli organizzatori”

Per avvicinare i bambini ai cavalli, centri ippici organizzano laboratori di “pittura” sugli animali. Non sono mancate le reazioni

Forse non si può parlare di maltrattamento, ma è certo una pratica che svilisce gli animali e li priva della propria dignità. Parliamo dell’attività per l’infanzia “Pittura dei pony” proposta ultimamente da alcuni centri ippici, che prevede che bambini in tenera età sfoghino il proprio estro creativo sul mantello di questi animali. Le immagini, diffuse su Facebook dall’associazione Foundation Brigitte Bardot – fondata dalla celebre attrice, da sempre grande amante degli animali – hanno fatto il giro dei social, scatenando l’indignazione di molti utenti. Si tratta di sole 6 foto in cui si vedono piccole mani infantili cospargere con della vernice colorata il pelo e gli zoccoli di alcuni pony, del tutto inermi di fronte a questi “attacchi”.

 

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Nessun riferimento a dove si trovino i centri ippici in questione, né da quanto tempo vada avanti l’attività; sembrerebbe, però, un laboratorio organizzato con lo scopo di avvicinare i bambini agli animali, con i quali altrimenti non avrebbero confidenza, probabilmente. Come se ciò non bastasse, esistono anche centri ippici che vendono online pitture e stencil – garantiti come atossici e facilmente lavabili – perché i bambini possano disegnare anche sui propri cavalli o su quelli del centro in cui fanno equitazione. L’attività, infatti, è considerata utile per le persone affette da autismo o da problemi di salute mentale: come è riportato sul sito del centro, infatti, “sembra davvero avere un effetto positivo sulle persone e tutto ciò che può contribuire a migliorare la vita delle persone può essere solo una buona cosa”.

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Non tutti, però, sono d’accordo con queste iniziative e il commento alle foto da parte di BBFoundation è avvelenato: “Come si può trattare così la più nobile conquista dell’uomo, soprattutto quando ci si professa “amici degli animali?” Vergogna agli organizzatori che non sembrano proprio dotati di sensibilità!”. Al di là del singolo caso, se è vero che l’empatia si impara da piccoli, verrebbe da chiedersi se sia questa la via più giusta per insegnare ai bambini il rispetto e l’educazione verso tutti gli esseri viventi che non sono giocattoli da colorare.

Bambini e animali: l’empatia si impara da piccoli – Intervista

 

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