Perù: scoperte 27 nuove specie animali anche grazie alle popolazioni locali

Nuove specie mai catalogate sono emerse dalle foreste amazzoniche: un’ennesima ricchezza che emerge da uno degli habitat più minacciati del mondo

Una recente spedizione scientifica nell’Alto Mayo, regione settentrionale del Perù, ha portato alla luce 27 nuove specie animali, evidenziando l’eccezionale e ancora non completamente indagata biodiversità di quest’area. Tra le scoperte più significative figurano un raro topo anfibio, una salamandra arboricola e un pesce dalla testa a “palloncino”.

La spedizione, durata 38 giorni, ha documentato oltre 2.000 specie di piante e animali, sottolineando l’importanza di preservare questo habitat minacciato dalla deforestazione e dalle attività agricole. Uno dei ricercatori del programma Conservation International, Trond Larsen, che dal 1987 lavora per scoprire, conservare e educare alla biodiversità in varie aree del mondo, ha spiegato durante un’intervista a Reuters: “Si tratta di nuove specie di vertebrati, per la maggior parte, il che è ancora più incredibile. Il lavoro che stiamo compiendo è importante ed è frutto soprattutto della collaborazione fra i gruppi di scienziati e le popolazioni locali indigene che sono in grado di indicarci quali sono le aree migliori dove cercare”.

La partecipazione attiva delle comunità indigene locali, come gli Awajún, è stata fondamentale per il successo della ricerca, quindi, combinando conoscenze tradizionali e scientifiche. Queste scoperte rafforzano la necessità di creare corridoi di conservazione per proteggere la ricca biodiversità dell’Alto Mayo. Nonostante la presenza umana significativa nella regione, questi ritrovamenti dimostrano che aree densamente popolate possono ancora ospitare una sorprendente varietà di specie sconosciute, evidenziando l’urgenza di strategie di sviluppo sostenibile che tutelino l’ambiente.

Queste scoperte non solo ampliano la nostra comprensione della biodiversità amazzonica, ma sottolineano anche l’importanza di ulteriori ricerche e sforzi di conservazione per garantire la sopravvivenza di queste nuove specie e degli ecosistemi in cui vivono. Va ricordato, infatti, che la foresta amazzonica è uno degli habitat più minacciati del Pianeta a causa della deforestazione. Come indicato di recente dalle indagini statistiche di BioMass nel 2024, il Brasile ha registrato un drammatico aumento degli incendi, con oltre 308.000 chilometri quadrati di vegetazione distrutti, un’area paragonabile all’intera superficie dell’Italia. Questo rappresenta un incremento del 79% rispetto al 2023, secondo i dati diffusi dalla piattaforma di monitoraggio ambientale.

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