Pelù: “Combatto l’esercito di idioti che butta plastica in mare e nei fiumi”
Il cantante toscano ha invitato i suoi fan a raccogliere rifiuti da spiagge e fiumi: “È semplice. È necessario. Famolo.”
“Famolo”, questo l’invito di uno dei cantanti rock più famosi e scatenati del nostro paese ai suoi fan: raccogliere plastica e rifiuti mentre si è in spiaggia o in generale nella natura è una buona azione, l’unica intelligente insieme a quella di base che sarebbe non gettare affatto nulla in natura e, possibilmente usare meno plastica possibile.
“La questione delle plastiche non è cazzeggio o moda tardiva nell’estate 2019: raccogliendo ogni anno quintali di rifiuti gettati in mare e nei fiumi da eserciti di idioti io dichiaro guerra all’ignoranza e riduco il mio rischio di trovare la plastica nel mio cibo. È semplice. È necessario. Famolo.”
Il cantautore toscano ha toccato spesso nei suoi post social, come in questo caso, le questioni ambientaliste e in questi giorni anche i roghi nella foresta amazzonica hanno trovato spazio sul suo profilo anche se il testo del post, indignato e preoccupato per le sorti del “polmone verde” del nostro pianeta non fa nessun riferimento alle cause principali del disboscamento: la creazione di spazi coltivabili per le monocolture di soia e mais che diventano mangime per i miliardi di animali allevati in modo intensivo nel mondo per produrre carne.
Anche l’attuale Ministro per l’Ambiente, Sergio Costa ha ringraziato Pelù per il suo post e per l’opera di sensibilizzazione sui suoi fan: “Grande Piero. È molto bello che anche artisti come te portino avanti queste battaglie fondamentali per l’ambiente. Avanti così.”
Nel frattempo le nostre azioni quotidiane possono fare davvero la differenza e non sono solo “parole”, anzi. Come ha spiegato chiaramente anche il climatologo Luca Mercalli, le condizioni attuali dell’ambiente, i danni già presenti, non sono altro che il risultato di miliardi di azioni sbagliate compiute ogni giorno. Possiamo, per iniziare, usare meno plastica in modo facilissimo senza diventare eremiti ma scegliendo, banalmente, soluzioni migliori per l’ambiente. Le prime tre?
1- Niente più acqua in bottiglia: scegliamo quella del rubinetto, usiamo brocche e borracce. Se l’acqua del nostro comune non ci convince, scegliamo l’acqua in bottiglie di vetro con vuoto a rendere.
2 – Eliminare il più possibile i prodotti usa e getta: le alternative sono facili, dai dischetti per il trucco, alle cialde per il caffè, alle bustine per il tè. Appena possiamo scegliamo lo sfuso!
3 – Scegliere frutta e verdura non imballate. Le alternative sono facili e non ci costano di più, anzi.
Qui trovate altre 11 regole facilissime per vivere con meno plastica e come direbbe Piero: “Famolo!”