La pratica della “pecora Giuda”: il lato oscuro dell’industria della carne d’agnello

Animal Equality denuncia un sistema che mostra l’ennesima follia del sistema di produzione della carne

Una nuova indagine di Animal Equality getta luce sulla pratica della “pecora guida” o “Giuda”, utilizzata in alcuni macelli per indurre gli agnelli a dirigersi spontaneamente verso la linea di macellazione. Questa pecora, addestrata appositamente dall’industria, sfrutta l’istinto gregario degli ovini per manipolare i cuccioli, molti dei quali non ancora svezzati, conducendoli verso un destino segnato.

I dati sono sempre terribili: ogni anno in Italia vengono macellati oltre 2 milioni di agnelli, un numero in calo rispetto ai 5 milioni del 2002. Tuttavia, le festività continuano a segnare un picco nella domanda, con flussi di animali vivi che giungono nei macelli italiani da Paesi come Ungheria, Spagna e Francia, dopo lunghi viaggi in condizioni spesso al di là di ogni compassione. Nel 2023, l’anagrafe zootecnica ha registrato anche importazioni dalla Norvegia, segno di una filiera sempre più globalizzata.

Secondo Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia, la pratica della “pecora Giuda” rappresenta “un ulteriore esempio della perversione di un’industria che tratta gli animali come merci“. La pecora stessa, considerata traditrice per il suo ruolo, è in realtà anch’essa vittima di un sistema che la costringe a guidare ripetutamente i suoi simili verso la morte.

Animal Equality denuncia da oltre dieci anni le condizioni di trasporto e macellazione degli agnelli in Europa, chiedendo un cambiamento radicale che metta fine a queste pratiche crudeli.

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