Padova no ai circhi con animali
Il Comune di Padova modifica il regolamento sui circhi vietando quelli con animali esotici e selvatici e ponendo dei paletti per la tutela del benessere di tutti gli altri.
Giro di vite a Padova sui circhi che utilizzano animali. La giunta del Comune veneto ha infatti approvato una modifica al Regolamento comunale che vieta molti degli spettacoli che prevedono l’impiego di animali, soprattutto esotici e selvatici, e pone delle limitazioni su tutti gli altri. In base alla delibera di giunta, che per diventare effettiva dovrà prima essere approvata dal consiglio comunale, in città saranno vietati tutti gli attendamenti dei circhi con al seguito primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni. Allo stesso modo, non potranno fermarsi in città i circhi con al seguito alligatori, coccodrilli e sauri di grandi dimensioni, mentre andrà richiesta una specifica autorizzazione prefettizia per la detenzione di animali pericolosi.
“Nel regolamento – ha spiegato l’assessore Matteo Cavatton – è stata introdotta una lista di specie animali la cui presenza, per le loro caratteristiche etologiche, non viene consentita nei circhi. Mentre per le specie ammesse, sono precisati i criteri minimi specifici relativi alle condizioni ambientali idonee al benessere degli animali”. Per bufali, bisonti e struzzi, la delibera regolamenta infatti quali dovranno essere le dimensioni degli spazi che ospiteranno gli animali. Sarà vietato inoltre legare gli animali sia in strutture interne che esterne, salvo il tempo necessario per effettuare trattamenti sanitari legati al benessere dell’animale e limitatamente al tempo necessario alle terapie.
“Vogliamo promuovere con maggiore efficacia il rispetto, la cura e la presenza nel territorio di tutti gli animali, quale elemento fondamentale di civiltà e rispetto della biodiversità – ha aggiunto Cavatton – ma vogliamo anche tutelare, ed evitare di far soffrire, gli animali che vengono utilizzati per esigenze di spettacolo circense, costretti a permanere per lunghi giorni chiusi in gabbia anche in condizioni climatiche e in spazi proibitivi”.