New York: pellicce vietate nei locali ma “sì” alla pelle
Johnny Barounis è un signore di poco più di 50 anni, è vegetariano da 8 e vive a New York. E’ il proprietario di alcuni locali in zone molto “cool” della città come l’Upper East Side, la Lower East Side e l’East Village ma qui, nonostante quello che si potrebbe credere, nessuna signora, signorina (o peggio ancora signore) può entrare con una pelliccia indosso: “Sono tutti benvenuti nei miei locali – spiega – ma le pellicce rimangono fuori”.
Una sorta di regola ferrea, quindi, che crea una selezione all’ingresso di carattere molto speciale: “Molti si stupiscono – racconta Barounis – altri conoscono la mia decisione e l’accettano”. Tutti con grande sobrietà? Non proprio: “Una sera una signora arrivò a chiamare la polizia perché non la feci entrare, solo che quest’ultima non fece altro che denunciarla per procurato allarme, mentre un’altra cliente, semplicemente, ripiegò la pelliccia che indossava e la lasciò in un angolo ben nascosto di un vicolo accanto al locale: la ritrovò quando dovette tornare a casa”. L’obiettivo del baronetto dell’East Side è quello di “aiutare a cambiare il comportamento e le scelte di alcune persone”.
La notizia è rimbalzata su molti siti online ma le convinzioni e le “regole” di Barounis sono un po’ strane: nei suoi locali, infatti, molti arredamenti sono in pelle perché lui stesso ritiene che quella arrivi da animali “destinati all’alimentazione e non uccisi solo per la nostra vanità”. Inoltre nei suoi locali si serve tranquillamente carne, ma non foie gras e vitello perché “troppo crudeli”. Insomma, regole “etiche” la cui asticella sale e scende con criteri non proprio chiarissimi.