I quattro zampe (molto bizzarri) della Casa Bianca hanno un museo dedicato a loro
Cimeli, foto, ritratti ma soprattutto storie dietro i compagni di viaggio dei presidenti USA
Cani, gatti, procioni, greggi di pecore e coccodrilli sono solo alcuni degli animali domestici che hanno vissuto insieme ai presidenti americani nella Casa Bianca. Nel 1999, Claire McLean ebbe l’idea di mettere insieme tutte le curiosità su di loro e aprire il primo e unico President Pet Museum.
Come è nata l’idea?
Nel 1985 il cane del presidente Ronald Reagan e di sua moglie Nancy venne accudito per diversi mesi proprio dalla signora McLean. Fu in quella occasione che la madre della donna decise di realizzare un ritratto del cane presidenziale (con una tecnica alquanto bizzarra: realizzò un collage a tecnica mista con capelli veri per riprodurre i peli dell’animale…).Qualche anno dopo McLean aprì il museo (che al momento è chiuso a causa dell’emergenza pandemica e sta raccogliendo fondi per poter davvero rieprire) e quel dipinto fu il primo di una lunga collezione di quadri, manufatti e lettere, raccolti e gestiti dalla direttrice per quasi 17 anni. ALl’inizio il museo venne collocato all’interno dei locali che avevano ospitato un vecchio bar, Solo nel 2017, all’età di 83 anni, decise di cedere il posto a un altro grande appassionato di animali Bill Helman, detto “WoofDriver”.
Non solo cani alla Casa Bianca
Se l’animale domestico presidenziale più comune nel corso della storia è stato certamente il cane, non sono rimasti esclusi dalla lista nemmeno cavalli, tigri, pappagalli e persino un coccodrillo. Infatti John Quincy Adams, presidente dal 1825 al 1829, ospitò in una delle vasche da bagno della Casa Bianca un coccodrillo regalatogli da uno dei grandi protagonisti della rivoluzione americana e francese, il Marchese di La Fayette in persona; la presenza dell’animale spaventò non poco staff e ospiti presidenziali e contravvenne senza dubbio al buon senso e al benessere del coccodrillo.
Nella lista degli ospiti bizzarri a quattro zampe della Casa Bianca, ci fu anche un intero gregge di pecore, portate dal presidente Woodrom Wilson durante la prima guerra mondiale: l’obiettivo fu quello di far brucare i prati della casa presidenziale agli animali risparmiando così sui costi di manutenzione del prato.
Ma non è finita: fra gli animali domestici più singolari che hanno abitato alla White House, ci furono quelli portati dal presidente Calvin Coolidge (presidente dal 1923 al 1929) e la First Lady Grace Coolidge: un asino, una lince e delle oche. Ma non basta. I Coolidge ospitarono alla Casa Bianca anche Rebecca e Reuben, due procioni. In realtà, Rebecca fu inviata alla Casa Bianca come ingrediente del pasto di ringraziamento della famiglia presidenziale la quale, però, si affezionò così tanto all’animale da decidere di adottarlo. Secondo le informazioni fornite dal museo, i due procioni arrivarono quasi a far diventare matto tutto lo staff della Casa Bianca e per questo vennero ospitati poi nell’Attuale Zoo di Washington.
I nuovi inquilini
La tradizione di portare i propri animali domestici alla Casa Bianca continua da 100 anni ed è stata interrotta solo dal presidente uscente Trump, che durante il suo mandato non ha ospitato alcun animale. Invece, i due attuali inquilini a quattro zampe, giunti insieme al presidente Biden, sono due pastori tedeschi. Il più grande, Chump, venne adottato nel 2008, quando aveva solo tre mesi.
Invece, il più giovane, Major, detiene un altro primato: è il primo cane nella storia della White House ad essere stato adottato da un rifugio qualche mese prima che Biden annunciasse la sua corsa alla presidenza. Va però segnalato, che fu il presidente Lyndon B. Johnson (1963-1969) a ospitare il primo randagio della Casa Bianca: Yuki, un meticcio che venne trovato abbandonato in una stazione di servizio del Texas dalla figlia del presidente.