“Mangiare carne come fumare”: la proposta dei laburisti
Da quando, lo scorso 12 settembre, si sono tenute le elezioni per nominare il nuovo leader del partito laburista, l’Inghilterra ha aperto un dibattito molto intenso sull’alimentazione. Il vincitore, Jeremy Corbyn, si descrive “democratico socialista”, fermamente contrario alle iniquità sociali e fiero sostenitore delle campagne per i diritti umani. Ma a colpire l’opinione pubblica – non solo quella britannica – sono altri dettagli della sua vita personale: egli si è definito “estremamente parsimonioso” e ha raccontato di essere vegetariano sin dall’età di 20 anni, dopo un breve lavoro in un allevamento di maiali. Questo è stato sufficiente per aprire un dibattito, in patria, su come mangiano i sudditi della Regina. Il nuovo segretario di Stato “ombra” per Ambiente, Alimentazione e Affari rurali Kerry McCarthy, vegana convinta, ha esordito nel suo ruolo dicendo che «i mangiatori di carne dovrebbero essere trattati come i fumatori, bisogna creare delle campagne mediatiche per convincerli a diventare vegetariani». Da sempre contraria alla caccia e alla macellazione degli animali per fini alimentari, la McCarthy ha dovuto subire le forti critiche degli oppositori secondo cui le sue parole rischiano di danneggiare pesantemente le industrie inglesi del settore.
Secondo il segretario “ombra”, sono certamente stati compiuti progressi per migliorare il benessere degli animali ma la gente, per proteggerli realmente, dovrebbe rinunciare a carne e latticini sulle proprie tavole. A questo scopo, bisognerebbe creare delle campagne pubbliche per sensibilizzare sui rischi dovuti all’assunzione di carne, esattamente come si fa per i danni provocati dal fumo. Critiche alla McCarthy sono state espresse anche dalla Countryside Alliance, un’organizzazione che si occupa di promuovere i servizi delle campagne, dell’agricoltura e delle piccole imprese britanniche, secondo cui la sua proposta allontana sempre di più il partito labour dagli agricoltori.