Lupo scuoiato a Suvereto, il Comune: “Un gesto infame”
Non c’è fine alla barbarie: l’animale è stato ucciso barbaramente ed esposto al pubblico su una strada in provincia di Livorno
Un lupo ucciso dai bracconieri, scuoiato e appeso per le zampe ai cartelli delle indicazioni stradali all’incrocio con Monterondo: siamo a Suvereto, in provincia di Livorno. Il cartello che accompagna questa scena incredibile recita: “No agli abbattimenti, sì alla prevenzione” riferendosi probabilmente al fatto che, una volta ucciso, non farà più nessun “danno”.
L’immagine, tagliata per decenza (anche dalla nostra redazione), è stata postata sulla pagina Facebook del Comune di Suvereto che ha immediatamente preso le distanze tramite le parole del suo sindaco Giuliano Parodi: “Questa mattina un gesto infame si è consumato sul nostro territorio. L’ Amministrazione comunale condanna il crudele gesto e con la collaborazione delle forze dell’ordine, avvisate dall’assessore Toninelli, prontamente recatosi sul luogo, auspica che i colpevoli siano individuati ed esemplarmente puniti.”
Immediata la reazione della rete: la foto è stata condivisa più di 600 volte e i commenti parlano chiaro, tutti vogliono che i colpevoli vengano consegnati alla giustizia. Forti anche le reazioni delle associazioni animaliste come l’Enpa: “Ecco il risultato della caccia alle streghe lanciata dal Ministro dell’Ambiente, da alcune Regioni, Toscana in testa, e da alcune associazioni di categoria degli allevatori e degli agricoltori, che per mesi ci hanno martellato con una inesistente emergenza-lupi”. Anche la LAV ha preso posizione: “Un atto criminale, di estrema crudeltà e gravità che non lascia dubbi sulla totale mancanza di controllo del territorio da parte delle istituzioni”. Anche sul sito di WWF Italia è partita la condanna al gesto verso il lupo: “Gli hanno tolto tutta la dignità e lo hanno umiliato”, si legge nella nota ufficiale dell’associazione ambientalista.
Il “Piano lupi“, ossia l’idea che la popolazione di questi animali nel nostro paese sia troppo alta e che siano necessari degli “abbattimenti controllati” è stato rinviato e il nuovo incontro per capire che cosa stabiliranno Governo e Regioni è rimandato al 4 maggio prossimo. Sta di fatto che il Ministro dell’Ambiente Galletti aveva espresso chiaramente la sua posizione: “Con 200-300 lupi uccisi ogni anno dai bracconieri, sono io che apro la caccia o la caccia è già aperta? Alcuni ragionano con la demagogia e l’ideologia non con la scienza e con i fatti”.