La storia di un attivista vegan diventa un film
Storia delle sofferte battaglie sociali e private di Ohad, amico e attivista di Animal Right, per far accettare al mondo e alla famiglia il proprio stile di vita
E’ disponibile online il documentario Life According to Ohad, il film che dopo 3 lunghi anni di lavoro e ricerca ha raccolto la voce accorata del mondo sommerso dell’attivismo animalista. Ohad ha 32 anni e dopo molto tempo trascorso senza contatti con i familiari ne sente la nostalgia e desidera ricongiungersi a loro. Il sogno dei suoi genitori sarebbe semplicemente quello di sedersi a tavola tutti insieme per cenare come ogni famiglia ma Ohad impone una condizione; che i suoi genitori conoscano il mondo a cui appartiene e la ragione del suo distacco: Ohad è un attivista di Animal Right ed è devoto alla causa.
Life According to Ohad è il bellissimo e toccante documentario israeliano attraverso cui il regista Eri Daniel Erlich ci fa entrare nel mondo del protagonista – e suo grandissimo amico -, per guardare le cose da una prospettiva inedita. Ohad riesce infatti a leggere più di ogni altro l’umanità negli occhi degli animali, condannando l’abuso sistematico che gli uomini commettono nei loro confronti, al pari di un vero e proprio sterminio. A causa dei suoi principi e del suo modo di manifestarli, Ohad ha dovuto rinunciare per molti anni al rapporto con i suoi familiari e per riavvicinarsi ai suoi affetti decide infine di creare una connessione tra loro e il suo credo e le sue battaglie attraverso questo documentario.
“Le affinità tra me e Ohad sono tante. Come lui anche io vedo il mondo come un calderone di sofferenza, e l’essere umano come la causa principale di tutto questo. Questa visione comune ha convinto Ohad ad esporre a me e alla videocamera la sua angoscia e la sua rabbia, nonché il suo sincero e irremovibile punto di vista. Dietro l’intensa alienazione di Ohad rispetto all’ambiente che lo circonda c’è un’immensa e ingenua empatia verso gli animali. Questa empatia stringe Ohad in una morsa da più di un decennio, fatto di intenso e faticoso attivismo senza alcuna ricompensa visibile”. Eri Daniel Erlich, regista
Attraverso il violento impatto con la realtà di crudeltà e sofferenza che si cela dietro alla pratica della macellazione industriale, Ohad riesce a far comprendere alla sua famiglia e agli spettatori la fondatezza della sua posizione. Tra gli obiettivi del documentario c’è anche quello di spingere il pubblico a riconsiderare, quanto meno, la propria visione della vita e a smuovere l’indifferenza generale.
“Far crescere gli animali per cibarsene richiede enormi quantità di terreno, cibo, energia e acqua. L’effetto secondario dell’allevamento inquina la nostra aria e i corsi d’acqua. Rifiutando i prodotti animali, i vegani sono di fatto degli ambientalisti”. Ohad
Tutto questo accompagnato dalla credenza che restando attivi e continuando a lottare si possa dar vita ad un mondo migliore. Il regista ed amico Eri Daniel Erlich racconta ancora: “C’è una grande incomprensione verso chi si attiva per un cambiamento sociale, come nel caso dell’estrema sensibilità di Ohad. Questa sensibilità è spesso percepita come una disconnessione dalla realtà, ma nei fatti gli attivisti come lui sono più connessi con ciò che accade davvero nella nostra realtà, che non è così piacevole come qualcuno vorrebbe credere”.
Il film ha ottenuto anche numerosi riconoscimenti dalla critica:
DocAviv film festival 2014 – Special Jury Mention award
Santa Barbara film fest 2015 – Official Selection
True/False Film Fest 2015 – Official Selection
CROSSROADS – Festival for Documentary Film and Discourse – Official Selection
Cinemambiente Film Festival 2015 – Special Jury Mention award
St. Louis International Film Festival 2015 – Official Selection
Rhode Island International Film Festival 2015 – Official Selection
Animal Film Festival (CA, USA) 2016 – Official Selection
Serena Porchera