La vera sfida di Impossibe Foods: il macinato vegetale che imita la carne di maiale
Impossible Pork è la vera nuova sfida dell’azienda americana e del suo fondatore Pat Brown che vuole eliminare per sempre la carne animale dai nostri piatti entro il 2025.
La difficoltà è stata l’aroma, ma dopo parecchi anni di tentativi e studi, Impossible Foods ha lanciato sul mercato il macinato completamente vegetale che imita la consistenza e il sapore della carne di maiale.
Si tratta di una sfida, se è possibile, ancora più importante per l’azienda americana che è diventata, nel 2019, anche partner di Burger King. Infatti la carne di maiale è quella più consumata al mondo e in aree geografiche in grande sviluppo come la Cina questo alimento è molto più popolare della carne di manzo.
Secondo i dati aggiornati allo scorso anno da parte del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti d’America, infatti, il consumo mondiale totale annuo della carne di maiale rappresenta il 40,1 % contro il 21,4 della carne di manzo e il 33,3% rappresentato da quella di pollo (la restante percentuale è divisa fra carne di capra e montone). Il recente caso della peste suina in Cina e della conseguente uccisione di circa 200 milioni di maiali, ha messo in evidenza non solo, come sempre, la crudeltà di un’alimentazione a base di prodotti animali, ma anche la fragilità di questo sistema produttivo. I prezzi della carne di maiale in Cina, infatti, sono aumentati del 100% nel giro di pochi mesi, rendendo impossibile il suo acquisto per una larga fetta della popolazione.
Ecco perché Pat Brown punta molto su questo nuovo prodotto che era stato annunciato nello scorso novembre durante il China International Import Expo. Per ora sotto forma di macinato, Impossible Pork è il secondo prodotto completamente nuovo ideato dall’azienda dopo la finta carne di manzo. Creare questo alimento rappresentava “una vera necessità” per poter davvero veleggiare con sicurezza verso l’obiettivo che da sempre Brown ha dichiarato: “Rimpiazzare completamente la carne animale entro il 2035”, e manca davvero poco.
Sul sapore, alcuni giornali nazionali come Corriere e Repubblica, hanno riportato le proprie sensazioni dopo aver assaggiato Impossible Pork a Las Vegas durante il Ces (la più importante fiera di tecnologia del mondo): se la consistenza ha passato i loro test, il sapore non è stato giudicato “sufficiente” ma forse (commenta Corriere della Sera) perché “l’azienda ha scelto un ristorante giapponese per il test, che ha riletto la finta carne con ricette asiatiche. Tutto buono ma così speziato da far scomparire il sapore della carne. Per sapere se Impossibile Pork saprà convincere (e convertire) i carnivori più incalliti occorrerà provarla con un filo d’olio e un po’ di sale.”
Gli ingredienti sono simili a quelli dell’Impossible burger e presentano come primi due baluardi acqua e proteine della soia. Con meno grassi saturi dell’equivalente di origine animale e con meno calorie, Impossible Pork, sempre secondo Corriere, contiene, però. molto più sodio dell’equivalente animale.