La strategia del “senza”: 10 miti da sfatare
Con la biologa e nutrizionista Denise Filippin un vademecum di nozioni fondamentali sui (falsi) miti alimentari più diffusi sul web, e non solo
Senza zucchero, glutine, farina bianca, oppure detox e via dicendo: sono piccole diciture che vediamo proliferare tra gli scaffali del supermercato. Ma la sottile linea rossa che intercorre tra quella che sembra essere una semplice informazione e una strategia di marketing che rivela il meccanismo di un vero e proprio business è sempre più sottile e sta portando il settore dell’educazione alimentare al collasso. Sebbene siamo in un momento storico senza precedenti nel quale nozioni fondamentali e consapevolezza sembrano letteralmente alla portata di un click, proprio questa facilità rende la vera comprensione e l’approfondimento più dispersivi e difficili.
Con il crescente fenomeno di health-washing, inoltre, il settore dell’alimentazione è uno di quelli più contaminati, anche a causa dell’utilizzo dei social come cassa di risonanza delle notizie e delle informazioni, spesso senza nessuna fonte e, quindi, senza nessuna verifica della loro esattezza. Il risultato è una grande mole di informazioni fra le quali è difficile scegliere quelle corrette, verificate e, soprattutto, che arrivino da professionisti veri del settore.
Ecco perché abbiamo stilato insieme alla dottoressa Denise Filippin, biologa e nutrizionista e membro della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, un piccolo vademecum di nozioni fondamentali da tenere sempre a mente, sfatando alcuni dei miti che circolano più spesso sul web. Vediamoli insieme.
“Senza zucchero”è davvero la scelta più salutare?
Spesso questa è un’indicazione fuorviante, perché può essere che il prodotto in questione contenga sciroppo di glucosio o fruttosio, che a livello salutare sono anche peggio. La chiave per non cadere in tentazione, se si vuole prediligere un cibo con un basso valore glicemico, è sicuramente saper leggere l’etichetta. È importante infatti che l’alimento non contenga sciroppi e che non siano utilizzati dolcificanti artificiali (perché alcune persone hanno patologie per le quali possono essere dannosi come aspartame e sucralosio). Se invece troviamo il malto d’orzo, questo può essere una valida soluzione, come anche i prodotti che contengono la frutta (per esempio le barrette) prive di dolcificanti. Ricordiamoci però che lo zucchero non va demonizzato.
Perché si celebrano così tanto le proteine nobili?
Il concetto di proteine nobili ormai è superato e obsoleto. Nasce perché, nelle prime valutazioni sugli alimenti, le proteine animali pareva contenessero tutti gli aminoacidi essenziali, in porzioni diverse dai cibi vegetali. Con il passare degli anni si è visto che il nostro corpo è in grado di utilizzare anche gli aminoacidi essenziali presen-ti nei cibi vegetali in modo egualmente efficace. Se si segue un’alimentazione varia, non vi sono controindicazioni a utilizzare come fonte proteica le fonti esclusivamente vegetali come legumi, verdure e frutta secca. Garantiscono un apporto proteico completo al nostro organismo.
La cottura al microonde è pericolosa?
Su questo argomento ci sono tante scuole di pensiero, ma non esiste uno studio che abbia mai verificato la sua pericolosità. I cibi cotti al microonde non presentano alcun pericolo. Per altro, i forni che un tempo avevano lo sportello considerato obsoleto per la protezione dalle radiazione sono stati definitivamente sostituiti e non costituiscono più alcun problema per la salute.
Il glutine è davvero un nemico?
Il glutine non è un nemico, va evitato da chi ha problemi di celiachia. In quel caso fa male e provoca problemi ma diversamente la proteina del glutine è assolutamente digeribile dal nostro corpo. Non avrebbe quindi senso evitare i prodotti con il glutine a meno che non si abbia una patologia (a questo LINK trovi la nostra guida completa sul glutine).
Bevande detox esistono davvero?
Le bevande detox sfortunatamente non esistono. Ma anche il concetto di tossine che si accumulano nel corpo è abbastanza riduttivo. Per mantenersi in salute serve mangiare e bere costantemente tutti i giorni in modo sano. Non ’è bisogno di rimediare a degli eccessi con beveroni, frullati, tisane che dovrebbero avere effetto detossificante in pochi giorni. Non è così e bisogna sempre prediligere un’alimentazione sana e corretta.
La farina bianca, nemico assicurato?
La farina bianca è meno nutriente di una farina semi integrale o integrale perché nella raffinazione oltre a togliere la crusca, cioè la parte fibrosa, viene anche eliminata la parte del germe che è quella più ricca di minerali e vitamine. Quindi è una farina impoverita dal punto di vista nutrizionale e si può definire meno nutriente, ma non fa male! Sicuramente il prodotto integrale a livello nutrizionale è più completo.
I cereali integrali fanno bene, ma come la mettiamo con i fitati?
I fitati sono stati spesso demonizzati perché interferiscono con l’assorbimento di alcuni minerali. In realtà si è visto che hanno anche degli effetti positivi in quanto sono sostanze antiossidanti e antitumorali. Non bisogna cercare di eliminarli del tutto, però va bene bilanciarli con un corretto periodo di ammollo o con la lievitazione in modo da ridurne un po’ la quantità ma mantenendone una parte.
L’aquafaba non si può riutilizzare!
In realtà quella che si sconsiglia di utilizzare è l’acqua di ammollo dei legumi, che vanno risciacquati e quell’acqua va eliminata. Ma quella di cottura si può assolutamente riutilizzare. Non ha nessuna controindicazione: si può usare, per esempio, per preparare zuppe e minestre. Anzi, l’aquafaba in alcune ricette è perfetta anche per sostituire le uova, una volta montata (a questi LINK trovi la nostra guida completa all’aquafaba con tante ricette dolci e salate).
Carboidrati la sera? Meglio evitare!
Questo è un retaggio di quelle diete che andavano di moda qualche anno fa. Diciamo che è molto personale come scelta. La scienza ci dice che la sera sarebbe meglio consumare un pasto più leggero perché ci avviamo a un momento di riposo, ma non esiste alcuna controindicazione concreta. Anzi, una parte dei carboidrati aiuta a favorire il sonno in quanto fa produrre la serotonina che è l’ormone del benessere che ci aiuta a riposare anche meglio.
Acqua e limone al mattino funziona davvero?
Sfortunatamente, non c’è una dimostrazione scientifica. Al mattino veniamo da tante ore di sonno nel quale perdiamo molti liquidi per cui bere appena svegli fa sicuramente bene all’organismo. Detto questo il limone può solo aggiungere un po’ più di sapore al tutto ma senza pensare che i due insieme ci aiutino a depurarci o ottenere chissà quali benefici. Il limone è invece utile durante i pasti in cui consumiamo cibi ricchi di ferro perché ci aiuta ad assimilarlo meglio ed è dunque indicato per chi ha problemi di anemia.