La crisi del broccolo: sempre meno brassicacee nei raccolti a causa del clima

Regno Unito: prevista carenza di broccoli e cavolfiori in primavera ma il problema c’è in tutta Europa, Italia compresa

I coltivatori britannici hanno lanciato l’allarme: broccoli, cavolfiori, cavolini e altre brassicacee potrebbero scarseggiare in primavera a causa di un autunno e un inverno insolitamente miti, che hanno anticipato i raccolti. Questa situazione potrebbe prolungare il periodo noto come “hungry gap”, tra aprile e inizio giugno, quando la produzione agricola nel Regno Unito è tradizionalmente limitata. Il problema, però, non si limita al Regno Unito perché anche in Italia queste coltivazioni hanno incontrato una serie di problemi di gestione.

Difficoltà nell’importazione dall’Europa

Le inondazioni in aree chiave di coltivazione in Europa, infatti, hanno impedito a molti agricoltori di seminare in tempo per il raccolto primaverile, rendendo difficile compensare la carenza con importazioni. Le condizioni meteorologiche estreme, come piogge intense, stanno diventando più frequenti sia nel Regno Unito che nel continente europeo, influenzando negativamente le coltivazioni. “Un’emergenza idrica senza precedenti ci ha costretti addirittura a modificare gli impianti irrigui in corso d’opera, al fine di razionalizzare l’acqua e fornire alle piante risorse localizzate e dirette- ha spiegatoè Pasquale Bruno responsabile commerciale di una società sita in Basilicata che produce, confeziona e commercializza brassicacee, per poi spedire la merce in Italia e in Europa – Le alte temperature prolungate hanno poi peggiorato la situazione, aumentando l’evapotraspirazione e dunque il fabbisogno irriguo. Con questo andamento climatico in rapida evoluzione, sta diventando sempre più difficile produrre verdure, ma soprattutto assicurare gli standard quanti-qualitativi della merce a cui siamo abituati”.

Impatto del cambiamento climatico sull’agricoltura

Il Met Office britannico segnala un chiaro trend di aumento delle temperature medie invernali, attribuito alla crisi climatica. Sebbene ciò non escluda episodi di freddo, questi periodi diventeranno sempre meno frequenti e meno intensi. Inoltre, le precipitazioni abbondanti e improvvise, che possono danneggiare i raccolti, sono in aumento, complicando ulteriormente la pianificazione agricola. Anche i fornitori spagnoli, che coprono gran parte della domanda invernale europea, hanno affrontato ritardi nelle piantagioni a causa delle forti piogge autunnali, influenzando i programmi di raccolta e creando lacune nella fornitura.

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