Joaquin Phoenix insieme agli attivisti a Londra: “Siamo la voce degli animali, è il minimo essere qui”

L’attore ha raggiunto a Londra un gruppo di attivisti dell’associazione Animal Equality per appendere con loro uno striscione pro-vegan sul Tower Bridge

“Penso che abbiamo una responsabilità personale di agire in questo momento e un modo per mitigare i cambiamenti climatici è regolando i nostri consumi e scegliendo un’alimentazione a base vegetale. A volte sento che non si parla abbastanza di tutto questo.” L’attore americano Joaquin Phoenix è tornato nuovamente a fare attivismo animalista in prima persona, e la verità è che non aveva mai smesso.

Joaquin, l’attivista

Dopo le decine di manifestazioni e video sul tema del vegan alle quali ha partecipato, questo ultimo anno di enorme e nuova notorietà datagli dal film “Joker” sta spingendo Phonix a sfruttare tutte le occasioni possibili (e la sua influenza) per parlare di alimentazione vegana, sofferenza animale e crisi climatica.

Lo striscione appeso dagli attivisti di Animal Equality a Londra

Lo scorso venerdì l’attore ha raggiunto un gruppo di attivisti da tutto il mondo riunitisi a Londra per appendere uno striscione sul Tower Bridge, uno dei monumenti simbolo della città. Lo striscione di 36 metri recita: “L’allevamento animale sta distruggendo il nostro pianeta: diventa vegano”.

Voglio solo incoraggiare le persone a informarsi di più su come mangiare a base vegetale e come fare la differenza per avere un impatto su questa vera e propria emergenza climatica – Phoenisx

L’obiettivo della manifestazione era quello di attirare il più possibile i media su un tema che non può essere ignorato ossia il ruolo che le nostre scelte alimentari hanno sulla crisi climatica in atto, un tema del quale, anche secondo le parole dell’attore, sembra davvero non si parli abbastanza. La questione dello sfruttamento animale è, chiaramente, non solo legata al tema della crisi climatica e quindi dei danni che noi come esseri viventi di questo pianeta potremmo subire, bensì su che cosa stiamo facendo a tutti gli altri esseri che abitano la Terra: Quando si assiste all’orrore che accade davvero dietro le porte chiuse di macelli e allevamenti in tutto il mondo, è impossibile non rimanerne colpiti e rendersi conto che dobbiamo fare qualcosa di drastico per fermare tutto questo – ha spiegato Phoenix alle tv e ai giornali accorsi alla manifestazione – io sto solo facendo la mia parte e provando ad amplificare la voce di questi attivisti che agiscono ogni giorno, compiendo azioni, muovendosi contro tutto questo. Il minimo che posso fare è prendermi del tempo libero oggi e venire qui per parlare di questo problema”.

C’è molta più curiosità sul vegan rispetto a quando lo sono diventato io nel 1977. Le persone mi chiedono, sono molto curiosi, è un grosso passo avanti – Phoenix

Phoenix aiuta gli attivisti a srotolare lo striscione pro vegan a Londra

I dati

Il fondatore di Animal Equality Italia, Matteo Cupi, ha dichiarato: “La dedizione di Joaquin per gli animali e per la causa ambientale è straordinaria, capisce quanto sia importante per tutti noi avere serie conversazioni sulla devastazione che gli allevamenti intensivi stanno causando agli animali, al nostro pianeta e alla nostra salute” e ha aggiunto: “L’industria agroalimentare contribuisce in modo determinante all’inquinamento dell’acqua, dell’aria e alla deforestazione. Allo stesso tempo, gli allevamenti intensivi rappresentano il 14,5% delle emissioni di gas serra secondo la FAO. Una dieta vegana è uno dei modi migliori per ridurre il nostro impatto sul pianeta – cambiando ciò che mangiamo, possiamo cambiare il corso del nostro futuro”.

Non serve giudicare gli altri ma voglio incoraggiarli a parlare con me di questo tema, del veganismo, nessuno è perfetto, ognuno può fare la sua parte ma bisogna parlarne – J. Phoenix

“Action”: la parola sacra di Greta, di Phoenix e degli attivisti di tutto il mondo

Mentre in Italia i dati Eurispes di restituiscono l’immagine di un’Italia più vegana e vegetariana ma pigra rispetto alle azioni da compiere contro il cambiamento climatico, quello che invece si ascolta come un mantra in tutti i discorsi degli attivisti, compresa Greta Thunberg (anche lei vegana) è il motto del “Dobbiamo agire“. L’azione, citata anche da Phonix nei discorsi sul Tower Bridge, non ha che vedere solo con l’attivismo. “Agire” significa prendere coscienza, consapevolezza, informarsi ed essere disposti davanti ai fatti ad agire sulle nostre abitudini anche (e soprattutto) di acquisto. Imparare a mangiare 100% vegetale, o avvicinarsi anche a piccoli passi a questa scelta, nel 2020, è facilissimo ed è la prima grande azione pratica e concreta che possiamo fare per cambiare il nostro approccio al tema della crisi climatica.

Da dove si parte?

Per iniziare a mangiare 100% vegetale, il primo passo è mangiare 100% vegetale: anche se sembra sciocco, questo è l’unico modo. Provare da subito dandosi degli obiettivi: una settimana? Un mese? Ogni settimana per 4 giorni? Iniziate, come sempre ogni cammino inizia con un passo solo.

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