James Aspey, un anno senza parlare per i diritti degli animali
Una storia di vita bellissima, un progetto che lo ha reso celebre e un modo di porsi pacato e gentile: ecco chi è James Aspey.
Un anno di silenzio, senza voce, proprio come gli animali: Voiceless365 è la campagna iniziata l’1 gennaio 2014 da James Aspey, 29enne di Sydney. Campagna che lo ha reso uno degli attivisti vegan più noti al mondo.
“La ragione per cui ho fatto giuramento di silenzio era per aumentare la consapevolezza per le vittime senza voce del nostro pianeta, gli animali. Tutti diciamo di amarli e sono tutti contro la violenza perpetrata ai loro danni, ma paghiamo persone per mutilarli e torturarli e non è per necessità. E’ solo perché ci piace il loro sapore. Così sono rimasto senza voce, anche se loro non sono davvero senza voce: piangono per il dolore, urlano per il terrore e usano la loro voce per dircelo. Ma il problema è che noi non ascoltiamo, perché hanno ali al posto delle braccia, hanno la pelle, hanno le squame. Sono specie differenti, quindi non prendiamo seriamente la loro sofferenza”.
Queste le primissime parole rilasciate da Aspey in una puntata del programma televisivo Sunrise, intervistato da Andrew O’Keefe dopo 365 giorni di silenzio. Un silenzio, appunto, portato avanti in tutta l’Australia e non per ricordare i molti modi in cui gli esseri umani utilizzano senza pietà gli animali: cibo, moda, divertimento, test. L’idea gli è venuta mentre stava partecipando a un corso di meditazione: il corso prevedeva che si astenesse dalla parola undici ore al giorno per dieci giorni. Ha superato il test, ma ha capito che avrebbe potuto fare ancora di più. E lo ha fatto in nome della battaglia che più gli stava e gli sta a cuore: il rispetto degli animali.
L’esperienza del cancro
James Aspey è un grande amante del surf, dello skate, dello snowboard e, come ha raccontato in un’intervista concessa al magazine online Brussels Vegan, delle feste. Ha lavorato per 8 anni come personal trainer e ha tenuto lezioni di salute in tutto il mondo. Ma ha anche superato una terribile malattia, il cancro: gli è stato diagnosticato quando aveva 17 anni e gli sono state prospettate 6 settimane di vita a meno di un trattamento immediato. Il ragazzo ha quindi iniziato a rivedere il suo stile di vita, diventando prima vegetariano e poi vegano. “Ho imparato che la vita è un dono prezioso e che soffrire è una delle cose peggiori. E’ un’esperienza breve, limitata, dovremmo utilizzarla essendo positivi e contribuendo alla felicità nostra e altrui”.
James Aspey oggi
Oggi il ragazzo 17enne è cresciuto e, alla vigilia dei 30 anni, può ben dirsi fiero dei risultati raggiunti. La sua pagina Facebook conta oltre 41mila ‘mi piace’, quella di Instagram oltre 31mila, ha un canale Youtube su cui quasi quotidianamente carica video e un aggiornatissimo sito web. A colpire più di ogni altra cosa, oltre al suo bellissimo progetto Voiceless365 e alla sua storia di vita, è il modo di parlare: pacato, gentile, accurato e convincente. Il discorso qui di seguito è per molti uno dei più belli degli ultimi anni:
Yuri Benaglio