Italia: in pochi consumano le 5 porzioni di frutta e verdura raccomandate, ecco come fare
Una piccola percentuale, inoltre, sostiene di non consumarne affatto, eppure raggiungere l’obiettivo è facilissimo.
In Italia, nel biennio 2020-2021, solamente l’8% della popolazione ha dichiarato di consumare 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura. Secondo le nuove rilevazioni pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità, il nostro paese anche se ritenuto a ragione culla della dieta mediterranea, sarebbe deficitario rispetto alle linee guida nazionali e internazionali sul consumo di alimenti come frutta e verdura, fondamentali per il mantenimento di un buono stato di salute generale.
I dati aggiornati
Le rilevazioni del progetto PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), avviato nel 2006 con l’obiettivo di effettuare un monitoraggio a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione adulta italiana, mostra come poco più della metà delle persone fra i 18 e i 69anni (52%) riferisce di consumare 1-2 porzioni di frutta o verdura al giorno, il 38% ne consuma 3-4 porzioni, mentre meno dell’8% ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, ovvero 5 porzioni al giorno. Una piccola quota di persone (2%), dichiara addirittura di non consumare mai né frutta né verdura.
L’ISS spiega: “Se l’adesione al five a day resta un’abitudine di pochi, quasi la metà della popolazione consuma almeno 3 porzioni di frutta o verdura al giorno (46%); le caratteristiche di chi ha comunque questa buona abitudine restano significativamente associate al genere femminile, all’età, al vantaggio socioeconomico, per risorse finanziarie, livello di istruzione e alla residenza nelle Regioni del Centro-Nord del Paese”. “Già relativamente bassa – continua l’ISS – la quota di persone che aderisce al five a day è anche in diminuzione nel tempo soprattutto negli ultimi anni e ovunque nel Paese; solo nelle Regioni del Centro Italia si era intravisto un aumento significativo nei primi anni del periodo di osservazione”.
Più al nord che al sud
Un dato che lascia sorpresi è che la maggiore adesione alle linee guida si riscontra nel nord del paese mentre nel sud che pure ha nella sua cultura culinaria un rapporto strettissimo con verdura e frutta (oltre ad un clima che favorisce la coltivazione) questa abitudine è deficitaria.
Secondo i dati e le analisi pubblicate dal progetto PASSI, la bandiera nera del consumo di frutta e verdura va alla Calabria, seguita da Puglia e Campania; bandiera verde, invece per la Sardegna che si posiziona al primo posto, seguita a ruota dalla Provincia di Trento e dalla Liguria (da segnalare che la Lombardia non ha aderito alla campagna di monitoraggio dell’ISS).
Cosa si intende per porzione?
Le raccomandazioni sulle 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, però, sono decisamente facili da seguire se pensiamo che queste corrispondono a circa 400g al giorno. Facciamo un esempio: una mela intera, con la buccia, pesa circa 150g, così come un’arancia intera. Una ciotola di insalata e un finocchio pesano circa 300g. Insomma, se l’idea di 5 porzioni sembra un’enormità, in realtà la quantità è piuttosto semplice da raggiungere anche solo semplicemente avendo cura di mangiare sempre almeno un frutto a colazione o a merenda, e aggiungendo verdura cruda e cotta in entrambi i pasti della giornata senza controllare il peso degli alimenti con la bilancia.