Ikea: “Via il monouso entro 2020, ecco i nuovi prodotti più sostenibili”
Dall’usa e getta ai prodotti, il colosso svedese cerca soluzioni anche per adattarsi alla normativa europea del 2021.
Carta, zucchero di canna e legno da foreste gestite responsabilmente sono gli ingredienti della nuova ricetta Ikea, colosso svedese dell’arredamento low cost, per raggiungere l’obiettivo che si è prefissata, ossia “L’eliminazione graduale della plastica monouso dall’assortimento di prodotti di arredamento per la casa e dai ristoranti, bar e bistrot”.
Poiché la normativa europea dal 2021 vieterà la circolazione ad alcuni oggetti usa e getta, Ikea si porta avanti e inizia a spiegare ai suoi milioni di clienti quali saranno le novità, raccontando la nuova serie “Hej!” che con tazze per caffè e tè d’asporto, cannucce in carta, contenitori per il cibo on the go e bicchieri, renderà meno impattante la sua produzione e i rifiuti dei suoi avventori.
Ma l’idea dell’eliminazione della plastica non si ferma all’usa e getta: l’azienda ha spiegato che anche i suoi prodotti cambieranno. Zerbini realizzati totalmente in PET riciclato, ante e ripiani di cucine che saranno realizzati sempre grazie a questo materiale plastico (quello a più alto tasso di riciclabilità) e così succederà anche per tazze e piatti della nuova linea Heroisk e Talrika, le prime di prodotti realizzati interamente con plastica PLA. Ma di cosa si tratta?
L’Acido Polilattico (PLA) è una plastica biodegradabile trasparente, oggi prodotta da zucchero di canna o da glucosio, è simile alla plastica tradizionale nelle relative caratteristiche, ma è completamente biodegradabile e, in caso di abbandono nell’ambiente, il PLA si degrada, senza lasciare elementi inquinanti, in 15 mesi se lasciato sul terreno, 24 mesi se interrato, 48 mesi in acqua. Comunque tempi notevolmente inferiori ai 100 anni di una normale plastica.