Häagen-Dazs punta sul vegan: arrivano 4 gusti negli USA
Non solo Algida, ma anche le aziende statunitensi Häagen-Dazs e Ben & Jerry’s puntano sulle alternative vegan al gelato tradizionale
Ottime notizie per i vegani più golosi amanti del gelato: sono sempre di più le aziende che si dedicano alla produzione di deliziose alternative senza latte vaccino – e quindi 100% cruelty-free – al gelato tradizionale. Tra queste c’è sicuramente il colosso Häagen-Dazs, azienda fondata in America nel 1961 e che nel tempo è diventata anche una catena di negozi: la scorsa estate ha infatti lanciato ben quattro gusti di gelato 100% vegetali, variegati tra cioccolato, caramello, cocco e caffè per la gioia dei golosi più golosi. Inizialmente disponibili solo da Target, catena di negozi statunitensi che vende prodotti surgelati, a partire dalle prossime settimane saranno reperibili anche in altre catene di negozi americane. Nonostante il marchio Häagen-Dazs sia venduto anche in Italia, purtroppo le varietà di gelato “non-dairy” (cioè senza latte) non sono reperibili, almeno per ora, nel nostro paese.
Häagen-Dazs, comunque, non è l’unica grande azienda ad aver aperto le porte al gelato 100% vegetale: di recente anche Ben & Jerry’s, fondata nel 1978 negli Stati Uniti, ha puntato sulla produzione di alcuni gusti di gelato vegan. In questo caso la scelta è più ampia – nove gusti che spaziano dalla cannella alla banana, dal burro di arachidi alla ciliegia – ma, anche qui, per ora non destinati al mercato italiano. Niente paura, però: anche in Italia la scelta di alternative “veg” al gelato tradizionale non manca! Infatti tra le varie aziende che hanno “ceduto” al veg nel nostro paese (e non solo) c’è anche Algida, che la scorsa estate ha lanciato il cornetto “Veggy”, nel quale il classico cuore di panna è stato sostituito con uno a base di soia, per la gioia dei fan dello storico gelato che per anni si erano rassegnati – a malincuore – a rinunciarvi.
Ma perché questa inversione di rotta? Sempre più persone, in Italia e nel mondo, si professano vegane, eliminando quindi dalla propria alimentazione il latte di origine animale. Indipendentemente dalla scelta vegan, il consumo di latte vaccino a livello globale, dagli anni ’70 ad oggi, ha comunque subito un calo costante, tanto che in questo momento ne consumiamo il 37% in meno rispetto a cinquant’anni fa. È naturale, dunque, che sempre più aziende cerchino di rivolgersi a questo nuovo target di consumatori, in lento ma continuo aumento.
Una tendenza, questa, che ha portato alcuni paesi a correre ai ripari: l’Inghilterra, per esempio, lancerà a breve nelle metropolitane e nelle stazioni ferroviarie una campagna “pro latte vaccino”, per cercare di salvare l’industria lattiero-casearia ormai a rischio.