Glifosato: un’altra proroga dall’Europa
La Commissione Europea il 30 giugno scorso si è riunita e ha deciso di prorogare ulteriormente per altri 18 mesi l’utilizzo del principio attivo del glifosato in Europa, si giungerà ad una sentenza definitiva solo dopo aver saputo il parere dell’ECHA.
Dopo il lungo e controverso dibattito sull’utilizzo del glifosato, il famoso erbicida giudicato un probabile cancerogeno dallo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), la Commissione Europea si è riunita lo scorso 30 giugno, data di scadenza della precedente autorizzazione, e sembrerebbe aver preso una decisione a riguardo: l’utilizzo del principio attivo dell’erbicida in Europa è stato prorogato ulteriormente di 18 mesi, fino alla fine del 2017, al posto dei 9 anni ipotizzati all’inizio della controversia. La Commissione Europea, però, si riserva di rimanere in attesa di un parere anche da parte dell’ECHA (Agenzia europea delle sostanze chimiche), i singoli Stati potranno tuttavia decidere divieti o restrizioni riguardo la commercializzazione e l’utilizzo dei prodotti che lo contengono.
Nel testo è possibile leggere che la scadenza d’approvazione passa dal 30 giugno 2016 a “sei mesi a decorrere dalla data di ricevimento da parte della Commissione del parere del comitato per la valutazione dei rischi dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche, o entro il 31 dicembre 2017 se questa data è anteriore”. Inoltre la Commissione Europea segnala tre raccomandazioni agli Stati membri UE:
- Vietare i prodotti a base di glifosato che hanno come coformulante le tallow amine (ammina di sego).
- Ridurre al minimo l’utilizzo dell’erbicida in parchi, giardini pubblici e campi da gioco.
- Ridurre al minimo l’uso del glifosato prima della raccolta nei campi.
Maria Grazia Mammuccini, portavoce della coalizione #StopGlifosato, che riunisce 46 associazioni e organizzazioni della società civile, tra le quali il FAI, ha dichiarato, a seguito della decisione presa dalla Commissione UE che “i tempi di eliminazione del glifosato dai nostri campi e dalle nostre tavole sono significativamente ridotti rispetto alla ‘norma’ solo grazie alla fortissima mobilitazione dei cittadini, ma non basta: la Coalizione chiedeva, e continua a chiedere, un divieto immediato dell’uso del glifosato, in applicazione del principio di precauzione che è uno dei temi fondati dell’Unione. Ora si stabilisce un periodo di proroga decisamente più breve per aspettare il parere dell’ECHA, l’Agenzia europea sulle sostanze chimiche: in altre parole si chiedono altri pareri scientifici prima di procedere alla decisione definitiva”.
“Se questa proroga ridotta fosse un tentativo di dilazione per far abbassare la guardia all’opinione pubblica – ha concluso la Mammuccini – l’Unione Europea e i governi sappiano che non è una strada saggia. I cittadini non abbasseranno l’attenzione e la Coalizione non ridurrà il suo impegno.”
Camilla Gaetano
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