Auguri! E’ la giornata mondiale della biodiversità
Il 22 maggio si festeggia la Giornata mondiale della biodiversità, ricorrenza stabilita dall’Unep, il programma ambientale delle Nazioni Unite, per ricordare l’importanza della tutela delle diverse specie animali e vegetali che popolano il pianeta.
Perché è importante ricordarla?
Il termine significa diversità delle forme di vita animali e vegetali della Terra dal punto di vista genetico, di specie, di habitat ed ecosistemi. Tutelare tutto questo è importantissimo: le piante ad esempio, specialmente quelle non ancora scoperte nelle zono più remote del globo, sono spesso ricche di proprietà che si rivelano utili per la moderna medicina; numerose varietà di fiori, frutta e verdura sono produzioni tipiche che vanno a costituire il motore di economie locali; molte specie di insetti e piccoli animali sono fondamentali per il settore agricolo: la loro estinzione o sostituzione con specie cosiddette “aliene”, cioè non locali, provoca forti squilibri negli ecosistemi con danni per tutte le altre specie, inclusa la nostra.
Quando è nata la ricorrenza?
La Giornata mondiale della biodiversità, nota come International Day for Biological Diversity (IDB), si festeggia a partire dal 2000 per ricordare l’adozione, nel 1992, della Convenzione sulla diversità biologica da parte delle Nazioni Unite. Ogni anno la celebrazione ha un tema: quello del 2013, Anno internazionale per la cooperazione idrica, è “Acqua e biodiversità”.
A questo link potete trovare l’elenco degli eventi che si svolgeranno in giro per il mondo.
Anche se il problema della conservazione della biodiversità è complesso, possiamo ugualmente “dare una mano” adottando con un po’ di buona volontà, poche, semplici regole:
1 – Preferiamo, per quanto possibile, verdura e frutta locali, scegliendo magari le produzioni tipiche e meno “di massa”. Proponiamo l’esempio delle mele: nonostante al supermercato si trovino sempre le stesse standardizzate varietà, in Italia ne esistono moltissime, anche antiche, come la Appia di Rieti o la Champagnin di Montevecchia. Cercarle e acquistarle è utile per sostenerle ed evitarne l’estinzione.
2 – Scegliamo biologico: in questo caso andremo a sostenere soprattutto gli insetti “buoni”, quelli cioè che predano gli insetti dannosi per le coltivazioni. Queste specie vengono utilizzate dall’uomo specialmente nell’agricoltura biologica e integrata, nella gestione di parchi, giardini e aree boschive. Tra essi troviamo per esempio le coccinelle.
3 – Coltiviamo un micro orticello sul balcone, piantando magari semi acquistati in vivaio e non al supermercato: fragole, insalate, erbe aromatiche sono ormai diffusissime sui nostri davanzali, relativamente facili da gestire e offrono un riparo urbano agli insetti di campagna. Bene anche se decidiamo di coltivare dei fiori che offrono protezione ad esempio alle farfalle.
Per festeggiare degnamente la Giornata mondiale della biodiversità in cucina, insomma, bastano davvero pochi accorgimenti. Perché non fare un piccolo sforzo?
Chiara Boracchi