Germania: legge contro i nomi dei prodotti vegani? “Ingannano i consumatori”
Dopo i produttori di carne dell’UE, anche il Ministro delle Politiche Agricole tedesco si schiera contro i nomi degli alimenti vegani, accusati di ingannare i consumatori
Dopo la notizia dello scorso dicembre in cui abbiamo visto come i produttori di carne dell’UE si siano scagliati contro i prodotti vegani considerati “sostitutivi” della carne, ora le proteste arrivano “dall’alto”: come riporta il quotidiano Bild, è il Ministro dell’Agricoltura tedesco Christian Schmidt a scagliarsi contro wurstel e affettati vegani, intenzionato a emanare una proposta di legge che vieti alle aziende l’impiego di nomi che richiamino quelli di prodotti animali sulle confezioni di prodotti vegetali. Il motivo? Ancora una volta, si tratterebbe di denominazioni fuorvianti: “Deve essere vietato nell’interesse dei consumatori, che hanno diritto a trovare delle etichettature chiare” ha dichiararo Schmidt.
In realtà non è la prima volta che il Ministro tedesco si schiera contro vegetariani e vegani: già lo scorso giugno aveva chiesto in una lettera a Vytenis Andriukaitis, Commissario Europeo per la Salute e la Sicurezza Alimentare, una chiara etichettatura dei prodotti veg. In ottobre, poi, aveva già attaccato alcuni alimenti a base vegetale accusati di essere ingannevoli, ma l’Associazione Vegetariana tedesca ha respinto ogni accusa, sostenendo che il problema non esista e che i consumatori non sono affatto ingannati dalle diciture. A sostenere Schmidt ci sono i produttori di carne e i macellai del Paese, che richiedono una denominazione alternativa per i prodotti vegetali che “scimmiottano” quelli della tradizione.
Recentemente anche SlowFood ha accusato i prodotti vegan di ingannare i consumatori; ma siamo certi che il consumatore non sappia distinguere tra una confezione di wurstel vegetali e una di wurstel di pollo? Evidentemente no, e a questo punto viene da chiedersi se le proteste non siano in qualche modo legate alla “crisi” che la carne sta vivendo in questo periodo: solo in Germania, infatti, negli ultimi anni la richiesta di alimenti “veg” è cresciuta di oltre il 100% a fronte di una diminuzione del consumo di carne e derivati del 10% dal 2010 al 2015.
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