“Il formaggio vegano non esiste, chiamatelo Gary” e il web si scatena
Chiamare “formaggio” un “formaggio” vegano è sacrilegio e un’utente negli Stati Uniti suggerisce di usare un altro nome, solo che la rete non perdona e le dà retta
Non lo chiameremo più “Formaggio vegano”, lo chiameremo “Gary”. La denominazione di ingredienti e ricette vegane è da sempre motivo di polemiche, soprattutto sui social network e non solo nel nostro paese. Se definire un piatto “Carbonara vegana” indigna alcuni, anche la definizione di “formaggio” quando parliamo di alimenti a base di bevande vegetali, come il tofu, o di altri composti, ha scatenato non poche reazioni anche nel Regno Unito.
Veg News ha portato alla ribalta il commento di un utente ad un nuovo prodotto a base di olio di cocco che veniva definito “Vegan cheese”, appunto “formaggio vegano”: l’indignazione si è levata altissima come è possibile vedere da questo screenshot del commento
“Se avete deciso di diventare vegani, non chiamate il vostro formaggio vegano, “formaggio” perché non lo è. In quanto grande amante del formaggio mi da molto fastidio che Sainsbury (la marca in questione, ndr) abbia lanciato sul mercato un “formaggio vegano” fatto con il cocco. Il formaggio non è fatto con il cocco – e conclude con un’idea – Chiamatelo Gary, o qualcos’altro ma non formaggio perché non lo è“.
Sta di fatto che la community online vegan ha preso con grande spirito questo suggerimento e sono nati, davvero alla velocità della luce, moltissimi meme e iniziative che hanno accolto di buon grado l’idea di rinominare il formaggio vegan in “Gary”.
Alcuni hanno persino voluto dare una mano ai grandi supermercati in questa transizione di denominazione, come mostra la foto postata online da un utente iscritta alla pagina Facebook creata appositamente che si chiama “It’s not cheese it’s Gary“.
Sempre tratta dalla pagina, questa bellissima vignetta ispirata alle considerazioni di una bimba vegan di 9 anni e postata dalla sua mamma
Secondo quanto riportato dall’Huffinghton Post, pare che l’autrice del commento si sia anche scusata con la community vegan per il suo tono un po’ “rabbioso” e abbia promesso di provare a breve un formaggio… ehm, scusate, un Gary, il prima possibile.
Ovviamente non poteva mancare anche la petizione (ovviamente ironica) indirizzata non solo all’azienda produttrice del formaggio vegan in questione ma anche a Barack e Michelle Obama che, quasi, sicuramente, avranno tempo da dedicare alla questione insieme a tutti quelli che, in giro per il mondo, fanno la stessa cosa, inneggiando alla denominazione purista e sacra degli alimenti classici.