Eurispes 2021: aumentano i vegani, diminuiscono i vegetariani
I nuovi dati forniscono un’immagine sempre poco “in movimento” del nostro paese rispetto alle tematiche alimentari
L’Italia non si “schioda”: rimangono praticamente invariati rispetto allo scorso anno i numeri degli abitanti della penisola che mangiano vegetariano o vegano. Questo il risultato emerso dal consueto Rapporto Italia di Eurispes che ha fotografato le abitudini alimentari nel paese in un anno decisamente poco consueto.
Secondo la rilevazione realizzata dall’Eurispes, nel 2021, a seguire un’alimentazione tradizionale è l’85,2% degli intervistati, mentre la restante parte della popolazione si divide fra il 6,6% di coloro che affermano di non essere attualmente vegetariani ma di esserlo stati in passato, il 5,8% che fa sapere di essere vegetariano e il 2,4% di quanti, infine, aderiscono ad uno stile alimentare vegano. (Peccato che nel documento Eurispes si utilizzi la parola “precetto” per definire le indicazioni alimentari vegane, un termine che, chiaramente, è fuori luogo. Non esistono, infatti, maestri o autorità riconosciute per seguire uno stile di vita 100% vegetale, si tratta solo di una scelta dettata da motivazioni diverse, da quella etica a quella connessa alla sostenibilità ambientale).
Rispetto allo scorso anno, quindi, i dati rilevano un leggero aumento del numero di chi sceglie di non mangiare alimenti di origine animale (2,4 % nel 2021 e 2,2% nel 2020), mentre ecco una bella discesa per chi si definisce “vegetariano” (6.8% nel 2020 e 5,8% nel 2021). Va sempre ricordato, inoltre, come vengono realizzate le indagini annuali, come spiegato da Eurispes stessa: “L’indagine campionaria è stata realizzata su un campione probabilistico stratificato in base alla distribuzione della popolazione per sesso, classe d’età ed area geografica risultante dai dati dell’ultimo Censimento Istat. I questionari analizzati sono stati complessivamente 2.063 e sono stati somministrati tra novembre 2020 e gennaio 2021″.