“Eating our way to extinction”: il documentario per dire no agli allevamenti
È prevista per il 2018 l’uscita di un nuovo documentario sulla connessione tra allevamenti intensivi e inquinamento globale
“Eating our way to extinction” è il titolo del nuovo documentario – la cui uscita è prevista per il 2018 – prodotto dai fratelli Ludo e Otto Brockway, che indaga l’impatto che gli allevamenti intensivi hanno sulla nostra salute, gli animali e l’ambiente. Come altri documentari del genere – pensiamo al celeberrimo “Cowspiracy” o ad “Eating animals”, tratto dall’opera di Jonathan Safran Foer – il nuovo film ha l’obiettivo di scuotere le coscienze, fornendo gli strumenti necessari per cambiare il proprio punto di vista sul consumo di carne.
Il documentario indagherà tutte le questioni più importanti legate all’industria della carne: tra le varie cose “il film presenterà le ultime ricerche di alcuni dei più grandi studi mondiali sulla salute umana e la nutrizione – spiegano gli autori – che dimostrano al di là di ogni dubbio che una dieta a base vegetale, priva di prodotti animali, è molto più sana per gli esseri umani a lungo termine”. A questo verranno affiancate “prove esplosive e devastanti che mettono in luce l’economia contorta alla base di un’industria che è una delle più corrotte al mondo“. Il tutto verrà affiancato dalla volontà di dimostrare che “gli animali da allevamento e i pesci non sono solo molto più intelligenti di quanto non creda la maggior parte delle persone, ma che condivide anche molti degli stessi bisogni emotivi e desideri degli esseri umani”.
I Brockway sono già autori di un altro breve documentario per Facebook sulla falsa riga di “Eating our way to extinction”, che in una settimana è diventato virale, raggiungendo le 25 milioni di visualizzazioni. Proprio questo ha portato i registi a credere di poter raggiungere il grande pubblico con un documentario più lungo e complesso, che ha richiesto la collaborazione di importanti figure in campo medico, scientifico e politico, oltre che di un vasto team di collaboratori. Il budget per la realizzazione del documentario è stato raggiunto attraverso un’intensa opera di crowdfunding, ma a quanto pare l’attesa è terminata: tra pochi mesi il pubblico di tutto il mondo avrà modo, una volta di più, di appurare – come affermava il WorldWatch Institute già tempo fa – che “mangiare carne non è più solo una scelta personale“.
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