“Iceberg verrà rilasciata”, lo conferma l’ambasciatore danese all’Enpa
Iceberg, femmina di dogo argentino, è stata condannata a morte in Danimarca. Le associazioni italiane e locali stanno cercando di salvarla
Aggiornamento del 28 Giugno 2017 ore 17.30
“Iceberg tornerà in Italia.” La conferma l’ha data l’ambasciatore danese in Italia, Erik V. Lorenzen, in un tweet indirizzato a Enpa. Lorenzen, incontrato da Enpa e da Noemi lunedì scorso, cita a sua volta il ministro dell’Ambiente e della Politiche Alimentari Esben Lunde Larsen. Attraverso la propria pagina Facebook il Ministro ha preso posizione a favore del rilascio di Iceberg. «Accolgo con estrema gratitudine la notizia data dall’ambasciatore Lorenzen – dice la presidente di Enpa, Carla Rocchi – questa è una grande vittoria. Lancio un ulteriore appello alla polizia e alle autorità danesi affinché il cane Iceberg sia rilasciato il prima possibile per far ritorno in Italia. Ringrazio Noemi e milioni di italiani che si sono schierati dalla parte di Giuseppe e del suo cane: noi tutti non vediamo l’ora di abbracciarli“.
Aggiornamento del 27 Giugno 2017
Una delegazione dell’Enpa insieme alla cantante Noemi, è stata ricevuta dall’ambasciatore della Danimarca, a porte chiuse, sul tema della sorte di Iceberg, una dogo argentina sequestrata su suolo danese, paese nel quale la detenzione di questa razza è vietata. Sulla piattaforma Change.org sono state raccolte 340mila firme che sono state consegnate all’ambasciatore durante l’incontro. Secondo quanto riporta “La Stampa” le parole del rappresentante dei Verdi Rinaldo Sidoli sono state: “C’è stata una grande apertura da parte delle autorità danesi, che verranno informate tramite un resoconto di questo incontro a porte chiuse”. Il cane era stato fatto entrare in modo assolutamente legale nel paese dato che non avvenne nessun blocco alla dogana aeroportuale. In questo momento Iceberg, rassicurano le autorità danesi, sta bene ed è in un canile a Copenaghen. Per il momento la condanna a morte del cane, prevista dalla legge a seguito dell’episodio di aggressione lieve da parte del cane ai danni di un altro cane e di una persona, sono sospesi.
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Iceberg, cagnolona di razza dogo con passaporto italiano, sta per essere condannata a morte dal governo danese, perché appartenente a una razza considerata pericolosa dalla legge locale. È bastata una zuffa con un altro cane, nella quale gli animali non sono rimasti feriti e una persona “ha riportato un graffio di 3 mm”, come riporta la petizione lanciata per salvare Iceberg, per chiedere e ottenere il sequestro immediato del cane da parte delle autorità danesi.
L’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) si è mobilitato da subito per salvare il cane, lanciando per prima cosa la campagna “#SaveIceberg” sui social, che ha ottenuto fin da subito una forte eco mediatica. Inoltre, l’associazione si è rivolta più e più volte, via mail, al Ministro danese dell’Ambiente e dell’Agricoltura e al Governo danese, chiedendo di salvare la vita della cagnona e di dare a ENPA la possibilità di riportarla in Italia.
Che cosa è successo
Giuseppe Perna – nel video in alto, mentre lancia un appello per Iceberg – è un cuoco italiano che da molti anni lavora in giro per l’Europa e che ha sempre portato con sé il suo cane nei vari spostamenti. L’ultimo risale al marzo scorso, quando il cuoco ha trovato lavoro a Copenaghen; come al solito, Icerberg era con lui e – secondo quanto sostenuto anche da ENPA – durante i controlli in aeroporto nessuno avrebbe avvisato Giuseppe dell’esistenza della legge locale che vieta di possedere cani di razza dogo argentino sul territorio. A conferma di questo, il cane avrebbe superato tutti i controlli doganali senza che le autorità sollevassero alcuna obiezione. Che Iceberg non fosse autorizzata a stare in Danimarca, Giuseppe l’ha scoperto solo al momento del sequestro del cane avvenuto, come già detto, a seguito di quella che si può considerare una normale lite tra cani.
“Caso Iceberg”, continua la mobilitazione
Nonostante i numerosissimi appelli da parte di ENPA ma anche di associazioni locali come Fair Dog, Iceberg non è ancora stata rilasciata e, al momento, risulta ancora condannata a morte. Migliaia di persone in queste ore stanno “assediando” pacificamente la pagina Facebook dell’ambasciata della Danimarca a Roma, chiedendo che Iceberg non venga giustiziata e che a ENPA sia data la possibilità di riportarla nel nostro paese. In migliaia, inoltre, stanno scrivendo mail al Ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura e al Governo danese (i cui indirizzi si possono trovare sul sito ENPA) esprimendo la stessa richiesta. Anche artisti italiani come Noemi, Michele Bravi, Emma Marrone e altri hanno lanciato appelli sui social per la sua liberazione. A poche ore dalla pubblicazione, più di 150 mila persone hanno inoltre sottoscritto l’appello Facebook di Enpa e stanno dando vita a una mobilitazione incredibile. “Desidero esprimere tutta la mia vicinanza affettiva a Giuseppe, gli chiedo di avere fiducia: la storia della sua cagnona – commenta Carla Rocchi, presidente nazionale di ENPA – ha dato il via una mobilitazione straordinaria, in Italia e non solo. Ringrazio tutte le persone, amanti degli animali, artisti, politici, parlamentari europei, che in questi giorni stanno sostenendo lui e noi. Chiediamo che Iceberg sia rilasciata e che ci venga data la possibilità di riportarla in Italia”. A oggi, però, il destino di Iceberg è ancora incerto.
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