Distributori a scuola più sani: la proposta di legge italiana
Solo bevande e cibi sani: l’obiettivo – naturalmente – è contrastare la dilagante obesità infantile.
Solo merendine e bibite sane nelle macchinette automatiche della scuola: è stata presentata in questi giorni alla Camera la proposta di legge.
Di cosa si tratta
Martedì 19 luglio è stata presentata alla Camera una proposta di legge volta a regolamentare l’offerta delle macchinette automatiche presenti nelle scuole: i promotori della proposta, i deputati PD Umberto D’Ottavi, Massimo Fiorio e Luigi Dallai, puntano a diffondere una maggiore consapevolezza alimentare stimolando il consumo di cibi freschi e dal corretto apporto nutrizionale: bando, quindi, al cosiddetto junk food (cibo spazzatura).
Il comunicato
Qualora la proposta di legge dovesse passare, le macchinette scolastiche di tutta Italia si svuoterebbero degli alimenti contenenti un elevato apporto di acidi grassi saturi, grassi trans e nitrati usati come additivi per dolcificanti. Questo è quanto si legge nel comunicato stampa diffuso:
“I disturbi alimentari sono ormai un’emergenza sanitaria anche tra i bambini e i giovani adulti italiani. I dati dell’Associazione Internazionale per lo Studio dell’Obesità ci dicono che in Italia il 36% dei ragazzi e il 34% delle ragazze sono in sovrappeso o obesi, rispetto al 23% dei ragazzi e il 21% delle ragazze della media OCSE. Un bambino in sovrappeso è destinato a diventare un adulto più soggetto a patologie metaboliche, ipertensione, diabete, alterazione dei grassi nel sangue. E’ necessario intervenire, fin da piccoli e a partire dalle scuole, sull’educazione alimentare, sulla promozione dell’attività fisica e sulla limitazione di cibi ricchi di grassi, sali e zuccheri”.
L’esempio del Cile
Sempre restando in tema di alimentazione per i ragazzi, da pochi giorni in Cile c’è una nuova legge: cosa prevede? Il ministero della Salute ha fortemente voluto che sui cibi con elevati contenuti di zuccheri, calorie, sodio e grassi saturi fossero messe apposite etichette, che fossero banditi dalle scuole e non pubblicizzati su un target inferiore ai 14 anni. Infine, la legge vieta che vengano venduti giocattoli insieme ai cibi.
McDonald’s ha già annunciato di aver ridotto le quantità di sale, zucchero e grassi saturi nei cibi destinati ai bambini, ma non smetterà di vendere giocattoli con gli happy meal: il colosso americano sostiene infatti di poter sfruttare una falla presente nelle maglie della legge stessa. Anche la Ferrero, per difendere i suoi Kinder Sorpresa, ha tentato di opporsi alla legge, ma senza risultati.
Yuri Benaglio