Dalla Francia una petizione contro Vissani: “Istigazione al genocidio”
Il regista francese Magà Ettori lancia una petizione per boicottare lo chef Gianfranco Vissani e chiedere delle scuse per i vegani all’emittente tv La7.
Arriva dalla Francia la petizione contro Gianfranco Vissani per boicottare le sue attività – ristoranti, apparizioni televisive e libri – a seguito delle sue affermazioni contro i vegani ai microfoni della trasmissione “In Onda” di La7, il 19 agosto scorso. Nella petizione, lanciata in tre lingue diverse in modo da renderla il più virale possibile, si legge: “È sorprendente come un personaggio pubblico possa liberamente esprimere una tale quantità di menzogne e stupidaggini in un canale televisivo senza rischiare una denuncia. Mentre gli altri chef presenti in trasmissione si sono indignati per i suoi commenti, chiedendogli di non dire “sciocchezze in TV”, La7 non si è minimamente degnata di scusarsi per l’ospite.” Un’accusa nei confronti dell’emittente televisiva, quindi, tacciata di non aver saputo gestire (ed eventualmente frenare) le affermazioni del “gastronomo” umbro.
Autore della petizione è il regista francese Magà Ettori, indignato – come tante altre persone dallo stile di vita etico al di fuori del nostro paese – per le dichiarazioni dello chef, tra le quali “I vegani sono una setta. […] Io li ammazzerei tutti” ha suscitato particolare scalpore, tanto da portare addirittura a parlare di istigazione al genocidio. Ciò che preoccupa di più è che il pensiero di Gianfranco Vissani – se non proprio in questi termini – pare ancora largamente diffuso in tutta Europa, dove vegetariani e vegani risultano spesso vittime di esclusione, satira e stigmatizzazione a ogni livello per il solo fatto di aver reso l’antispecismo il proprio stile di vita.
Nella petizione si chiede anche all’emittente televisiva italiana e al suo proprietario, Urbano Cairo – che finora pare non aver preso posizione riguardo alle dichiarazioni di Vissani – una ferma condanna dello chef stellato, le cui asserzioni sembrano solamente il frutto di una totale mancanza di conoscenza della cultura vegetariana e vegana e delle motivazioni che si celano dietro di essa. Certamente non è solo l’invettiva del cuoco a lasciarci basiti: anche se un personaggio così in vista non dovrebbe potersi arrogare il diritto di giudicare (e meno che mai in questi termini) le scelte alimentari di milioni di persone nel mondo, quello che proprio non ci va giù è la totale mancanza di informazione e di conoscenza che gravita attorno alla “scelta veg” in televisione, partendo dai giornalisti fino ad arrivare a medici e cuochi. Che lo si voglia o no, i vegani e i vegetariani sono in continuo e costante aumento e questo dovrebbe bastare per ottenere un’informazione generalista, che sia in tv o sulla stampa, corretta e completa.