Cosa fanno gli animali per noi?

Un report di WWF in occasione del Darwin Day mette in luce il ruolo essenziale e piuttosto pratico degli altri animali non umani sul pianeta

In occasione del Darwin Day, che si celebra il 12 febbraio in onore del padre dell’evoluzionismo Charles Darwin, il WWF ha pubblicato un report che racconta l’importanza cruciale della biodiversità per la sopravvivenza umana. “I Tecnici della Natura” evidenzia come numerose specie animali svolgano ruoli fondamentali nel mantenimento degli ecosistemi da cui dipendiamo.

Ma forse la cosa migliore è leggere alcuni esempi concreti.

  • Lupi: Agiscono come “giardinieri” naturali, regolando il numero di ungulati, agiscono anche da giardinieri naturali, prevenendo il sovrapascolo e consentendo la tutela e il rinnovamento della vegetazione

  • Linci: contribuiscono a mitigare la pressione degli ungulati sulla vegetazione e sulle colture, contribuendo così anche a ridurre gli impatti economici arrecati agli agricoltori. La lince, inoltre, predando anche carnivori di media taglia, può ridurre la densità locale di volpi e altri predatori di uccelli nidificanti al suolo, col risultato di mantenere elevata la biodiversità di questi ecosistemi.
  • Castori: Costruendo dighe e tane, trasformano corsi d’acqua in stagni, creando habitat per numerose altre specie e contribuendo alla biodiversità in più dighe e tane mitigano gli effetti delle inondazioni.ù

  • Coralli: formano le barriere coralline, ecosistemi marini ricchi di vita e fondamentali per la protezione delle coste e per il benessere delle comunità umane che vivono lungo le coste.
  • Ostriche: Definite “ingegneri” degli ecosistemi marini, filtrano l’acqua migliorandone la qualità e creando habitat per altre specie.

  • Balene: Contribuiscono al ciclo dei nutrienti negli oceani, sostenendo la produttività marina.

  • Api e altri impollinatori: Essenziali per la produzione alimentare globale, garantiscono la riproduzione di molte piante coltivate.

  • Uccelli e mammiferi in generale: sono specializzate nel trasporto di semi, contribuendo alla loro dispersione e al regolare rinnovamento delle foreste. Le foreste da cui sono stati rimossi i mammiferi frugivori riducono sensibilmente la loro capacità di stoccaggio del carbonio, poiché gli alberi di grande taglia vengono pian piano sostituiti da alberi più piccoli, caratterizzati da legno a densità inferiore

Tuttavia, molte di queste specie stanno affrontando minacce significative a causa delle attività umane, come la distruzione degli habitat, l’inquinamento e i cambiamenti climatici. La perdita di biodiversità non solo impoverisce il pianeta, ma mette a rischio i servizi ecosistemici vitali per l’umanità.

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