Coldiretti da il via al “Bistecca day”: “2 vegani su 3 tornano alla carne”
Eppure i dati dicono qualcosa di diverso. Ancora una volta per promuovere i consumi di carne, latte e formaggi si attacca chi ha fatto una scelta diversa.
A Torino oggi è stato inaugurato con il “bistecca day”, il villaggio contadino di Coldiretti, con tanto di maxi grigliata e servizi televisivi che magnificano il consumo di carne, latte e formaggi e anche il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha fatto la sua parte addentando un pezzo non meglio identificato di carne. Eppure i dati forniti da Nielsen sui consumi degli italiani parlano chiaro e mostrano che nel nostro paese il giro d’affari è cresciuto del 10,5% solo tra giugno 2016 e giugno 2017.
Il numero di chi non mangia carne non è mai diminuito
Anche se i dati citati da Coldiretti sulla diminuzione di coloro che si definiscono vegani puri mostrano una flessione, non esiste invece flessione alla scelta sempre più frequente di sostituire la carne con proteine vegetali. Va ricordato, inoltre, che il totale fra vegetariani e vegani nel nostro paese non è mai diminuito negli anni, come sottolinea anche Enpa: “In Italia nel 2018 più di 4,2 milioni di persone hanno detto no al consumo di carne. Si tratta di un dato che, come dimostrano le rilevazioni Eurispes, tende a dimostrare una certa stabilità e che comunque negli ultimi tre anni non è mai sceso al di sotto di quota quattro milioni. Prefigurare un boom del consumo di carne (“carne alla riscossa”), come lascia supporre la nota diffusa oggi da Coldiretti, che peraltro non cita i vegetariani, rivela nervosismo e voglia di propaganda”.
La paura del vegan
Ancora una volta nei servizi relativi al “Bistecca day” si fa riferimento alla necessità di numerose integrazioni per chi segue una scelta 100% vegetale, cosa più volte smentita dalle associazioni mediche nazionali e internazionali. L’unica integrazione necessaria e che spesso riguarda anche gli onnivori, è quella di vitamina B12. Creare paura e stigma verso un’alimentazione che prevede il maggior numero di alimenti protettivi per il nostro organismo, sembra quindi un modo per cercare di ovviare ad un mercato sempre più attento al “che cosa” e al “come” della produzione di carne.
Perché non dire la verità?
Tanti anche i bambini presenti alla manifestazione che hanno potuto vedere “dal vivo” (è proprio il caso di dirlo), mucche e vitelli: del tutto assente però, a livello didattico, la spiegazione del processo produttivo, dalla nascita alla macellazione. “C’è un altro dato che i dati Coldiretti e iniziative quali il “Bistecca Day” tacciono – continua Enpa – quello di centinaia di milioni di esseri viventi (solo in Italia), tra polli, bovini, suini, agnelli che, condannati a morte dalla nascita, vivono una vita da reclusi nelle cosiddette fabbriche animali. Non sia mai che i consumatori fossero scoraggiati.”
Nuovamente sorprende che, per poter davvero fare pubblicità al consumo di carne, latte e uova sia necessario mettere alla berlina, sminuire o ridicolizzare come fenomeno transitorio, qualcosa come la scelta vegana, che non lo è mai stata e che filosoficamente, economicamente, a livello ambientale e morale, è una scelta assolutamente inattaccabile nonché inevitabilmente migliore per la salute degli animali, per quella umana e quella del pianeta, come dimostrato non certo dai “vegani”, bensì da studi scientifici di altissimo livello, come quelli, più recenti, condotti dall’Università di Oxford.