Circhi in Italia: bloccato l’emendamento, si va verso il circo senza animali?
Bocciato l’emendamento che chiedeva solo la graduale diminuzione degli animali dai circhi e non la loro scomparsa, una prima vittoria
Niente più “riduzione degli animali”, ma “graduale eliminazione”: l’emendamento proposto dal senatore Raffaele Ranucci, del Pd è stato respinto dal Parlamento, lasciando di fatto la proposta per la riforma del Codice dello Spettacolo, inalterata.
I segnali, nei giorni scorsi, non erano stati positivi e sembrava che l’emendamento che avrebbe semplicemente chiesto una riduzione del numero degli animali e non una loro graduale eliminazione, sarebbe passato anche sull’onda delle proteste avvenute qualche settimana fa a Roma sotto l’egida delle associazioni dei circensi che avevano chiaramente spiegato: “Il circo senza animali è destinato a morire”. Nonostante questo, pare che invece il nostro paese viaggi verso un’idea più intelligente e sana di spettacolo circense, senza sfruttamento animale.
“Abbiamo vinto solo il primo di 4 round – commenta Gianluca Felicetti presidente della LAV – ma siamo molto felici anche perché non si è trattato di un percorso facile, ora che questo emendamento è stato bocciato dal Senato, si passa alle votazioni della CAmera che avverranno fra la fine di giugno e i primi di luglio, e se non ci saranno ulteriori, modifiche si passerà a votare la riforma voluta al Ministro Franceschini”. Quando dovremmo vedere finalmente diventare realtà questo passo storico, che seguirebbe quello di altri 50 paesi nel mondo che hanno già deciso di eliminare gli animali dagli spettacoli circensi? Il Ministro per i Beni, Attività Culturali e Turismo Dario Franceschini ha parlato dell’approvazione dell’intera legge entro la fine di questa legislatura, ossia fine Febbraio 2018 e la cosa più importante sarà poter determinare una reale scadenza di queste attività, una vera messa in pratica di questi propositi sul circo contenuti in un comma della riforma.