Carne in crisi, arrivano 500 milioni dall’UE
Il settore della carne vive una profonda crisi. Il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura che si è riunito in via informale a Lussemburgo ha approvato degli aiuti per 500 milioni di euro ai settori della produzione di latte e carne. Per l’Italia, le risorse in arrivo ammontano a oltre ventotto milioni di euro (furono ventitrè nel 2009). Di questi, venticinque milioni costituiranno aiuti diretti alle aziende, insieme a una quota per lo stoccaggio dei formaggi che può arrivare anche a cinquantamila tonnellate. Saranno aumentati i prezzi di stoccaggio per le carni suine e ampliati i prodotti ammessi, compresi i tagli del cosiddetto “quinto quarto“, le parti considerate meno nobili di bovini, ovini e suini. La Commissione europea, inoltre, autorizzerà anche l’anticipo fino al 70% del pagamento degli aiuti diretti a partire dal 16 ottobre.
Una crisi quella del settore legato alla carne che aveva già dato segnali. Coldiretti poche settimana fa aveva annunciato per la prima volta che la spesa per frutta e verdura supera quella della carne. L’associazione che rappresenta gli agricoltori italiani parla di «rivoluzione epocale»: frutta e verdura rappresentano insieme il 23% della spesa mensile che gli italiani dedicano al cibo, mentre la carne si ferma un passo sotto, al 22%. Tradotto in cifre, in media gli italiani spendono 99,5 euro al mese per i vegetali contro i 97 euro per la carne. A influire su questi dati c’è di sicuro la crisi economica ma anche un aumento crescente della passione per l’orto “fai da te”: sono circa venti milioni gli italiani che curano sul proprio balcone delle piante che producono frutti destinati alla loro alimentazione, ed è questo un hobby che coinvolge soprattutto i più giovani. L’Italia rappresenta sempre il paese europeo con il maggior livello di produzione di frutta e verdura: nessun altro Stato continentale fa meglio dei tredici miliardi di fatturato che muove questo settore nel Belpaese, in cui trovano posto 236.240 aziende che producono frutta, 121.521 che producono ortaggi, 79.589 patate e 35.426 legumi secchi.