Carne, quasi un quarto della popolazione globale prova a consumarne di meno

Cresce ovunque la quota dei “reducetariani”: secondo Euromonitor International, i consumatori che in tutto il mondo stanno provando a ridurre il consumo di carne sarebbero ormai il 23% del totale

Il trend non è solo italiano. Dopo che nei giorni scorsi il Rapporto Coop ha certificato un aumento della quota di popolazione che nel nostro Paese sta riducendo il consumo di carne, la conferma arriva anche da Euromonitor International, che certifica come la tendenza sia, di fatto, globale e sempre più marcata. La quota di consumatori che, a livello globale, sta riducendo il consumo di carne è pari infatti al 23%, in crescita rispetto al 21% del 2019. Parallelo è il rafforzamento del mercato alimentare a base vegetale, cresciuto del 9% nel 2019-2020 superando i 40 miliardi di dollari.

Meno carne, più salute

Salute e maggior consapevolezza dell’impatto delle scelte individuali sarebbero i drive principali all’origine di questo sempre più marcato cambiamento nei consumi alimentari. Già in una survey pubblicata a inizio anno, Euromonitor aveva evidenziato come il 37% dei cosiddetti “reducetariani” stesse diventando tale principalmente per sentirsi più in salute e in forma (per il 21% la scelta sarebbe legata, invece, a motivazioni di impatto ambientale). Il fatto che ormai quasi un quarto della popolazione mondiale sia intenzionato a ridurre il consumo di carne sarebbe anche legato al fatto che i consumatori globali (il 57%, la quota calcolata da Euromonitor), siano sempre più convinti che le proprie scelte e azioni possano fare la differenza nel mondo. Una consapevolezza esito anche della pandemia da Covid-19.

Fonte: Rise of Plant Based Eating and Alternative Proteins: Understanding Flexitarians and Growth Trends -Euromonitor International

Non solo carne

Il trend interessa non solamente il consumo di carne: secondo quanto calcolato da Euromonitor, circa il 15% della popolazione globale starebbe cercando di ridurre il consumo di latte vaccino e derivati e il 16% starebbe provando a seguire una dieta a base prevalentemente vegetale (il 6% è la quota di coloro che già lo fanno). Il trend interessa, in modo particolare, i più giovani che, nella fascia tra i 15 e i 29 anni, avrebbero provato alternative vegetali per il 75% dei casi (contro il 51% della popolazione più adulta).

E in Italia?

Il monitoraggio sul cambiamento dei consumi alimentari nel nostro Paese diffuso proprio qualche giorno fa da Coop conferma che, anche qui da noi, la tendenza è la stessa: gli italiani si confermano “protein lovers”, con la carne ancora in cima alla lista delle preferenza, ma cresce di molto il consumo di prodotti alternativi alla carne (il 24% del consumo di proteine arriva oro proprio da questi prodotti, contro il 28% della carne e il dato più basso, il 19%, del pesce).

Secondo l’analisi, il 13% degli italiani sta comunque riducendo il consumo di carne, principalmente per motivi di salute, così come si preferiscono prodotti locali e di stagione. Inoltre, i prodotti 100% vegetali o vegetariani sono consumati anche da chi cerca solo una alternativa proteica alla carne.

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