Carne avariata dal Brasile: “lavata”, gonfiata, arrivava anche in Europa

Carta, acidi, acqua: la carne non più vendibile veniva sistemata a dovere per poter essere venduta ugualmente. L’operazione ha portato a più di trenta arresti

Carne Brasile truffa

Più di trenta arresti e il coinvolgimento di alcune dei più grandi gruppi alimentari del mondo come JBS e Brazil Foods: questo l’esito dell’operazione che ha scoperto centinaia di chilogrammi di carne avariata e adulterata che venivano venduti in Brasile ma anche all’estero.

Le indagini di “Carne fraca” (“Carne debole”) hanno portato alla luce, grazie al lavoro di più di 1000 agenti sul territorio, una delle più grosse attività di sofisticazione del cibo in Sud America, che prevedeva l’utilizzo di vere e proprie operazioni di “ristrutturazione” per la carne non più vendibile grazie ad acidi non adatti al consumi umano, nonché di mix di carne non prevista in alcuni prodotti come carne di testa di maiale nelle salsicce. La carne bovina, veniva sottoposta, sempre secondo le indagini, a iniezioni di acqua per aumentarne il peso, mentre quella di pollo veniva macerata e mescolata con della carta.

E’ certo che queste aziende facessero esportazioni verso l’estero e che anche l’Europa era fra i target: secondo alcune fonti alcuni container con carne proveniente dal Brasile sarebbero stati fermati anche in un porto italiano a causa di alcune tracce di salmonella nei prodotti. Nel frattempo il presidente del Brasile Michel Temer ha annunciato vere e proprie task force di controllo e ha invitato, per minimizzare, i capi di Stato dei principali importatori di carne dal Brasile ad una cena a base di carne.

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