Buffet vegano, a Taiwan il più grande (e ricco) del mondo
“Evergreen Vegetarian” offre il buffet vegano più grande del mondo; ma sono sempre di più i ristoranti che optano per la scelta “veg”
Il sogno di ogni vegano amante dell’aperitivo si trova a Taipei, nella regione di Taiwan. Qui, infatti – a soli dieci minuti di cammino dalla stazione di Zhongshan sulla linea rossa – si trova “Evergreen Vegetarian”, ristorante vegetariano buddista che serve un buffet vegano incredibile. Una volta varcata la soglia del locale, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: sono centinaia i piatti a disposizione tra zuppe, sushi, insalate di pasta e di riso e dolci di ogni tipo, tutto ovviamente 100% vegetale. Non per niente quello di “Evergreen Vegetarian” è considerato il più grande buffet vegano del mondo, perché non esiste (almeno per ora) nessun altro locale che serva così tanti piatti “veg” tutti insieme.
Ristoranti vegani nel mondo, il “veg” conquista l’alta ristorazione
L’ “Evergreen Vegetarian” non è il primo ristorante a percorrere la strada del cruelty-free, ovviamente. Risale al lontano 1903 l’inaugurazione del primissimo ristorante vegetariano del mondo: parliamo dell’ Hiltl, locale svizzero che ha aperto i battenti in un periodo in cui la scelta vegetariana o vegana era ancora molto rara, almeno in occidente. Più di cento anni dopo, l’Hiltl esiste ancora: oggi è gestito da un team di 15 persone con un’offerta molto vasta di prodotti rigorosamente “veg”. Parlando di locali vegetariani nel mondo, è impossibile non citare il “Coach and Horses“, pub londinese storico che – pur non essendo nato come vegetariano – dieci anni fa ha cambiato volto e da quel giorno propone solamente piatti a base vegetale. Il piatto forte del locale è il “Tofush and Chips”, rivisitazione cruelty-free del più classico e amato street food londinese, da provare assolutamente durante una gita a Londra! Spostandoci a oriente, invece, ricordiamo “Evergreen Organics”, il primo locale vegano del Qtar ma anche “Sudfeh”, la prima caffetteria universitaria vegana a Gerusalemme voluta dai ragazzi del Palestinian Animal League. Parlando di alta cucina, invece, in principio era il Joia di Pietro Leeman, a Milano, il primo e unico ristorante italiano vegetariano ad aver ottenuto l’ambita stella Michelin. Oggi i ristoranti d’élite che optano per menu “green” e cruelty-free sono in continuo aumento, a dimostrazione del fatto che vegan e alta cucina possono tranquillamente andare a braccetto.