Berlino: acquario esplode, 1500 pesci morti e 1 milione di litri d’acqua in strada
La struttura da Guinness pare essere collassata su se stessa in piena notte per un cedimento strutturale
L’AquaDom di Berlino era l’acquario cilindrico privato più grande del mondo e si trovava nella hall dell’hotel Radisson Blu di Berlino. Nella notte fra giovedì e venerdì 16 dicembre è esploso collassando su se stesso e riversando nell’hotel e in strada – a causa della pressione elevatissima – più di 1500 pesci tropicali e 1 milione di litri d’acqua. Gli animali, secondo le fonti dirette riportate dalla BBC, sono tutti deceduti, una parte per il trauma dell’esplosione, una parte a causa dello shock termico dovuto alle temperature molto basse fuori dalla vasca. Secondo i report dei giornali internazionali due persone sono rimaste ferite non gravemente a causa dei vetri taglienti.
L’acquario sembra sia esploso a causa dell’usura della struttura anche se l’impianto, che era entrato anche nel Guinness dei primati, era stato manutenuto con un’operazione costata 2 milioni e mezzo di euro solo la scorsa estate. L’acquario era un’attrazione turistica di grande impatto anche grazie all’ascensore panoramico che permetteva di salire e scendere all’interno del cilindro di vetro. In tutto l’acquario, aperto nel 2004, era costato 12 milioni di euro. Secondo alcune fonti conteneva, fra gli altri, squali, razze e cavallucci marini.
Oltre alla normale preoccupazione per gli ospiti dell’hotel, tutti evacuati e al sicuro, si riapre l’inevitabile riflessione sul ruolo di acquari e zoo, sistemi evidentemente non adatti all’etologia animale ma realizzati, nella maggior parte dei casi, a puro scopo di intrattenimento per il pubblico.